02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html |
A002000194 |
Quanto più ti allontani dalle cose terrene, tanto più ti avvicini a quelle celesti e trovi di più in Dio.. |
08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000579 |
Come a dire: essendo eccelso nella sua essenza, scorge che l’essere delle creature della terra è infimo a confronto con il suo; quanto alle cose elevate o creature celesti, le vede e conosce molto distanti dal suo essere. |
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A008000579 |
E altrove: O Dio, santa è la tua via; quale dio è grande come il nostro Dio? (Sal 76,14), come a dire: la via per arrivare a te, o Dio, è una via santa, cioè una via di pura fede; per cui, quale dio sarà così grande? Cioè: quale angelo sarà così elevato nel suo essere o quale santo così glorificato da poter essere una via proporzionata e sufficiente per venire a te? Sempre Davide, parlando delle creature terrene e celesti insieme, afferma: Eccelso è il Signore e guarda verso l’umile, ma al superbo volge lo sguardo da lontano (Sal 137,6). |
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A008000579 |
Per tale motivo, parlando delle creature celesti, Davide afferma: Fra gli dei nessuno è come te, Signore (Sal 85,8), chiamando dei gli angeli e i santi. |
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A008000579 |
È quindi impossibile che l’intelletto possa unirsi a Dio mediante le creature, sia celesti che terrene, perché non c’è una sufficiente somiglianza. |
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A008000907 |
Facciano loro comprendere che agli occhi di Dio è più preziosa un’opera o un atto di volontà, fatto per amore, che tutte le visioni, rivelazioni e comunicazioni celesti che possano avere, perché queste non costituiscono né un merito né un demerito; molte altre anime, che non hanno questi fenomeni, progrediscono assai più di quelle che ne sono abbondantemente favorite.. |
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A008001198 |
Difatti le creature, sia terrene che celesti, come anche tutte le conoscenze e immagini distinte, naturali e soprannaturali, che possono essere comunicate all’anima, per quanto elevate siano in questa vita, non possono essere messe a confronto con la natura di Dio, perché, come dicono i teologi, Dio non cade sotto alcun genere o specie come le creature. |
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A008001380 |
Così, quando lo spirito dell’uomo, che è la parte superiore dell’anima la quale ha relazione e comunica con Dio, si purifica, merita tutti i titoli suddetti, perché si perfeziona nei beni e nei doni spirituali e celesti che gli vengono da Dio. |
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A008001618 |
Per giungere all’unione con Dio deve, quindi, fare il vuoto nelle sue potenze e distaccarsi da tutte le gioie particolari, per quanto soavi e piacevoli appaiano, indipendentemente dal fatto che siano terrene o celesti. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000240 |
Pur abbondando di cibi celesti, piangevano sospirando quelle carni ( Nm 11,4-6). |
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A009000286 |
Inoltre egli dice che neanche i concetti e i discorsi celesti, di cui si era frequentemente servito, erano stati per lui una via per conoscere e contemplare la gloria di Dio. |
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A009000300 |
Infatti Dio, in quest’arida e oscura notte in cui introduce l’anima, tiene a freno la sua concupiscenza e i suoi appetiti, di modo che essa non può cibarsi di alcun gusto o piacere sensibile per cose celesti o terrene. |
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A009000491 |
Ora quest’amore trova tanto più spazio e accoglienza nell’anima, per unirla a sé e ferirla, quanto più essa ha domato, sottomesso e inabilitato tutti i suoi appetiti, privandoli della gioia delle cose celesti e terrene.. |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000056 |
Chi può descrivere ciò che egli fa capire alle anime innamorate, nelle quali dimora? E chi potrà esprimere a parole i sentimenti che ispira loro? E chi, infine, quanto fa loro desiderare? Certo, nessuno, nemmeno quelle anime nelle quali si verificano questi favori celesti. |
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A010000432 |
In questa strofa è contenuta, altresì, la riflessione sugli elementi e le creature inferiori e la riflessione sui cieli e le creature e cose materiali che Dio ha creato in essi, come anche la riflessione sugli spiriti celesti. |
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A010000438 |
In questa considerazione sono comprese anche le splendide stelle e altri pianeti celesti con tutta la loro varietà.. |
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A010000440 |
Anche la Chiesa applica il termine verdeggiante alle cose celesti, quando, pregando Dio per le anime dei fedeli defunti, rivolgendosi a loro dice: Constituat vos Dominus inter amoena virentia: Vi ponga Dio nei deliziosi luoghi verdeggianti. |
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A010001218 |
Appena l’anima libera le sue potenze e le svuota di tutti i valori terreni e di ogni attaccamento alle cose celesti, lasciandole nella più completa solitudine, immediatamente Dio le riempie di ciò che è invisibile e celeste. |
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A010001218 |
Ecco quanto lo Sposo vuol dire qui: in questa solitudine in cui l’anima sta sola con Dio, distaccata da tutte le cose create, egli la guida, la muove e innalza alle realtà celesti. |
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A010001241 |
L’anima non può vedersi nella bellezza di Dio se non trasformandosi nella sapienza di Dio, in cui sa di possedere le cose celesti e quelle terrene. |
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A010001322 |
Nella voce dello Sposo, che risuona nell’intimo dell’anima, la sposa avverte che tutti i suoi mali sono cessati e che comincia a godere dei beni celesti. |
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A010001324 |
La terza cosa che l’anima chiede di vedere tramite l’amore è il bosco e il suo incanto. Per bosco intende Dio con tutte le creature che sono in lui; come tutti gli alberi e le piante hanno la loro vita e la loro radice nel bosco, così le creature celesti e terrene hanno la loro origine e la loro vita in Dio. |
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A010001347 |
Significa: la mia anima è spoglia, distaccata, sola ed estranea a tutte le cose create, sia celesti che terrene; si è, inoltre, addentrata con te in un raccoglimento così profondo, che nessuna di esse riesce a sfiorare l’intimo diletto che provo in te, cioè a procurare piacere alla mia anima con la sua soavità né disgusto e molestia con la sua miseria e bassezza. |