08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000567 |
Davide dice di lui: Ad nihilum redactus sum, et nescivi: Ero ridotto un niente e non capivo (Sal 72,22). |
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A008000763 |
Quando autem factus sum vir, evacuavi quae erant parvuli, che significa: Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. |
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A008000835 |
Quando si accorse che non si realizzava, si rattristò tanto da dire al Signore: Obsecro, Domine, numquid non hoc est verbum meum, cum adhuc essem in terra mea? Propter hoc preoccupavi, ut fugerem in Tharsis: Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Perciò mi affrettai a contraddire e a fuggire a Tarsis. |
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A008000889 |
Loquere ad eum, et pone verba mea in ore eius, et ego ero in ore tuo, et in ore illius, ecc.: Non vi è forse tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui sa parlar bene. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000266 |
E io, aggiunge Davide, ero ridotto un niente e non capivo (ibid.); perché l’anima, senza sapere dove va, si vede annientata in tutte le cose di lassù e di quaggiù, ove era solita trovare le sue consolazioni. |
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A009000433 |
Quando l’anima è in questo stato non solo l’intelletto viene purificato del suo lume e la volontà dei suoi affetti, ma anche la memoria si spoglia dei suoi discorsi e delle sue conoscenze; è, quindi, necessario che quest’ultima sia come annientata nei confronti di tali conoscenze, perché in questa purificazione si verifichi ciò che Davide dice di sé: Io ero stolto e non capivo ( Sal 72,22). |
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A009000681 |
La cosa più importante, infatti, e che mi ero proposto, era quella di spiegare questa notte a molte anime che vi si trovano immerse senza saperlo, come è detto nel Prologo. |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000355 |
A tale proposito Davide afferma: Inflammatum est cor meum et renes mei consummati sunt, et ego ad nihilum redactus sum, et nescivi: Il mio cuore era infiammato, i miei reni erano alterati, ero ridotto a un niente e non capivo (Sal 72, 21-22 Volg.). |
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A010000361 |
Eri sparito! È come se dicesse: quando volli afferrare la tua presenza, non ti trovai e rimasi vuota e distaccata da tutto per amor tuo, e senza potermi afferrare a te, soffrendo perché ero come sospesa in aria, per amore, senza appoggio né in te né in me. |
11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html |
A011000455 |
La terza caverna è la memoria, e il vuoto di questa corrisponde allo struggimento e all’inquietudine dell’anima per il desiderio di possedere Dio, come nota Geremia quando dice: Memoria memor ero et tabescet in me anima mea ( Lam 3,20), cioè: con memoria me lo ricorderò ( id est: molto me ne ricorderò), e la n a anima si struggerà dentro di me; ripensando a queste cose nel mio cuore, vivrò nella speranza di Dio.. |