08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000238 |
La bassezza delle creature è, infatti, distante dalla grandezza del Creatore molto più che le tenebre dalla luce. |
||||||||
A008000240 |
Perciò l’anima che si affezione alle grazie e alle gentilezze delle creature è estremamente grossolana e scortese; non potrà, quindi, essere capace della grazia e delle bellezza infinita di Dio, perché chi è senza grazia è infinitamente distante da Colui che è la stessa grazia. |
||||||||
A008000242 |
Perciò ogni persona che si appoggiasse sulla propria scienza e capacità per giungere all’unione con Dio, sarebbe sommamente ignorante di fronte a Dio, dalla cui sapienza resterà molto distante. |
||||||||
A008000258 |
Così pure, chi vuole amare qualcos’altro insieme a Dio, è come se stimasse poco Dio, mettendo sulla stessa bilancia Dio e ciò che è infinitamente distante da lui.. |
||||||||
A008000493 |
Anzi, in questa vita il massimo che si possa percepire e gustare, ecc., di Dio, è infinitamente distante dalla sua realtà e dal suo puro possesso. |