Parola «Buio» [ Frequenza = 69 ]


01-Giovanni della Croce - Poesie.html
  A001000015 

 Al buio uscii e sicura,.

  A001000018 

 al buio e ben celata,.


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000028 

 Ove si dice, in maniera generale, come l’anima, per quanto dipende da essa, debba starsene al buio per essere ben guidata dalla fede sino ai vertici della contemplazione..

  A008000122 

 Al buio e più sicura,.

  A008000125 

 al buio e ben celata,.

  A008000192 

 Qui le chiamo notti perché l’anima, sia nell’una che nell’altra, cammina al buio, come di notte..

  A008000222 

 Come la notte naturale non è che privazione della luce, e con questa la visibilità di tutti gli oggetti, ragion per cui la vista resta al buio e senza immagini, così la mortificazione degli appetiti si può dire notte per l’anima.

  A008000222 

 Infatti, essendo l’anima privata del gusto sensibile, rimane al buio e priva d’ogni cosa.

  A008000222 

 Se invece questo gusto è spento, o per meglio dire, mortificato, l’anima cessa di pascersi del piacere di tutte le cose e, per quanto riguarda l’appetito, resta al buio e priva d’ogni cosa..

  A008000224 

 Lo stesso si può dire per la vista, essa rimane al buio e priva d’ogni cosa anche in riferimento a questa potenza.

  A008000224 

 Mortificando, infine, tutti i piaceri e le gioie che le possono venire dal tatto, rimane anche in questo caso al buio e priva d’ogni cosa, relativamente a questa potenza.

  A008000224 

 Quando rinuncia al diletto di tutta la soavità dei profumi, che può provare attraverso il senso dell’olfatto, anche per quanto riguarda questa potenza rimane al buio e priva d’ogni cosa.

  A008000224 

 Se l’anima si priva del godimento di tutto ciò che può soddisfare il senso dell’udito, resta al buio e privo d’ogni cosa relativamente a questa potenza.

  A008000224 

 Si può, dunque, affermare che l’anima che ha rinunciato e allontanato da sé il gusto di tutte le cose, mortificando in ciò i suoi appetiti, è come se fosse immersa nella notte, al buio, completamente vuota rispetto a tutte le cose..

  A008000228 

 Così è colui che chiude gli occhi e resta al buio, similmente al cieco che non ha la capacità di vedere.

  A008000228 

 Posso, perciò, ben affermare che l’anima rimane vuota e al buio se disprezza e rinuncia a ciò che può percepire tramite i sensi, perché, da quanto ho detto, risulta che per sua natura essa può ricevere luce solo dalle suddette fonti.

  A008000376 

 In questo modo, occorre mortificare e liberare i sensi dalle soddisfazioni, come se li si lasciasse al buio.

  A008000451 

 Al buio e più sicura,.

  A008000454 

 al buio e ben celata,.

  A008000457 

 L’anima è talmente protetta, nascosta e al sicuro da tutti gli inganni del demonio da poter camminare veramente – come dice in questo verso – al buio e ben celata, cioè senza essere vista dal demonio, per il quale la luce della fede è densa tenebra.

  A008000459 

 Essa afferma, perciò, di essere uscita al buio e più sicura.

  A008000461 

 Difatti, per quanto fonda possa essere una notte, tuttavia si scorge qualcosa, mentre al buio non si vede nulla.

  A008000461 

 Occorre notare che nella prima strofa, parlando della parte sensitiva, l’anima dice che uscì in una notte oscura: mentre qui, ove si tratta della parte spirituale, afferma che uscì al buio, perché le tenebre dello spirito sono più dense, proprio come il buio è tenebra più profonda dell’oscurità della notte.

  A008000461 

 Per questo motivo l’anima afferma che camminava al buio e più sicura, cosa che non faceva nell’altra notte.

  A008000483 

 Da ciò dobbiamo concludere che la fede, essendo notte oscura, dà luce all’anima, che vive al buio, perché si realizzi ciò che Davide dice a questo proposito: Nox illuminatio mea in deliciis meis, cioè: La notte è chiara come il giorno nelle mie delizie (Sal 138,11).

  A008000489 

 Affermo, quindi, che per farsi guidare in modo sicuro dalla fede verso questo stato di contemplazione l’anima non solo deve restare al buio nella sua parte sensitiva e inferiore, riguardante le cose create e quelle temporali, di cui ho già trattato, ma deve farsi cieca e porsi al buio anche nella sua parte razionale e superiore, quella riguardante Dio e le cose dello spirito, di cui ora parlerò.

  A008000489 

 Per giungere alla trasformazione soprannaturale, è chiaro che l’anima debba mettersi al buio e trascendere tutto ciò che concerne la sua natura, tanto sensitiva che razionale.

  A008000489 

 Se l’anima, dunque, non si fa cieca riguardo a tali cose, rimanendo completamente al buio, non arriverà mai a ciò che è superiore, cioè a quello che insegna la fede..

  A008000497 

 In questo modo, al buio, l’anima si avvicina a grandi passi all’unione divina per mezzo della fede.

  A008000529 

 Detto questo, apparirà chiaro quanto bisogno ha l’anima di percorrere sicura questo cammino spirituale, di passare per questa notte oscura, appoggiandosi a queste tre virtù, che la svuotano di tutte le cose e la tengono al buio nei loro confronti.

  A008000537 

 Ciò significa che l’anima, al buio di tutte le cose, ove terrà le sue potenze, dovrà acquisire queste tre virtù e, in questa notte, dovrà perfezionarsi in esse.

  A008000539 

 Le tre potenze dell’anima, dunque, devono tendere verso queste tre virtù, in modo che ciascuna di quelle sia informata dalla virtù corrispondente; occorre tenere al buio e spogliare le potenze di tutto ciò che è estraneo a queste tre virtù.

  A008000645 

 Ora, l’anima deve liberarsi da tutte queste immaginazioni, rimanendo al buio secondo questo senso, se vuole pervenire all’unione divina.

  A008000749 

 Quando si dice di guardare alla fede, di cui parlarono quei profeti, come a lampada che brilla in luogo oscuro, si dice che dobbiamo tenerci al buio, chiudendo gli occhi a tutte le luci della terra e che, in queste tenebre, solo la fede, anch’essa oscura, è la luce a cui dobbiamo aggrapparci.

  A008000801 

 Occorre, quindi, rinunciare alla lettera, in questo caso ai sensi, e fermarsi nel buio della fede, cioè allo spirito, che i sensi non possono percepire..

  A008000931 

 A volte è come se le si aprisse una porta luminosissima e attraverso di essa irrompesse una luce come un lampo che, in una notte oscura, illumina improvvisamente gli oggetti in modo chiaro e distinto, per poi farli ripiombare nel buio, anche se le loro forme e immagini rimangono impresse nell’immaginazione.

  A008001620 

 In questo modo l’anima amerà sul serio proprio come vuole la fede, anche nel vuoto e nel buio dei suoi sentimenti, soprattutto quelli che essa può percepire attraverso le capacità della sua mente, credendo al di sopra di ciò che può comprendere..


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000068 

 2. Al buio e più sicura,.

  A009000071 

 al buio e ben celata,.

  A009000367 

 Lascia al buio l’intelletto, arida la volontà e vuota la memoria; getta gli affetti dell’anima nella più profonda afflizione, nell’amarezza e nell’angustia; priva l’anima del sentimento e del gusto che essa provava precedentemente nei beni spirituali.

  A009000545 

 Per meglio realizzare il suo progetto, l’anima esce nottetempo di casa, al buio, mentre tutti sono addormentati così che nessuno possa frapporle alcun ostacolo.

  A009000547 

 In questo modo l’anima è potuta uscire senza essere notata, cioè senza venire ostacolata da tali affetti, ecc., che erano addormentati e mortificati in questa notte, nella quale sono stati lasciati al buio perché non potessero osservare né sentire secondo le loro modalità imperfette e naturali e neppure potessero impedire all’anima di uscire da sé e dalla casa della sensualità.

  A009000554 

 Al buio e più sicura,.

  A009000557 

 al buio e ben celata,.

  A009000561 

 Si commenta, dunque, il verso che dice: Al buio e più sicura..

  A009000565 

 Per questo l’anima dice di camminare al buio e più sicura..

  A009000579 

 E ora che essa comprende bene questa verità qui riferita, ha di che rallegrarsi e può ben dire: uscii al buio e più sicura..

  A009000579 

 Un altro motivo, per cui l’anima non solo avanza sicura al buio, ma riceve anche grande profitto, sta nel fatto che comunemente il suo progresso e la sua perfezione le vengono da dove meno se l’aspetta, anzi perlopiù di là dove pensa di perdersi.

  A009000583 

 Ma c’è ancora un altro motivo più importante per cui l’anima in questo stato avanza sicura nel buio.

  A009000587 

 Oh, misera condizione umana, ove si corrono tanti pericoli e si arriva tanto faticosamente alla conoscenza della verità, poiché ciò che è più chiaro e vero ci appare più oscuro e incerto, ragion per cui evitiamo ciò che è meglio, e inseguiamo e abbracciamo ciò che brilla più forte e riempie i nostri occhi, mentre è proprio questo ciò che ci conviene meno e ci fa incespicare ad ogni passo! Chi mai potrà dire i pericoli e le paure che sperimenta l’uomo, dal momento che la stessa luce dei suoi occhi, che dovrebbe guidarlo, è invece la prima ad abbagliarlo e a farlo deviare dal cammino verso Dio? Se vuole scorgere la strada da seguire, deve tenere gli occhi chiusi e camminare al buio, onde schivare i nemici di casa sua, cioè i suoi sensi e le sue potenze!.

  A009000589 

 Per questo può a buon diritto dire di camminare al buio e più sicura..

  A009000591 

 C’è ancora un altro motivo non meno efficace del precedente, per comprendere in modo più chiaro perché l’anima cammina sicura al buio.

  A009000591 

 In questo modo l’anima esce da se stessa e da tutte le cose create per avviarsi alla dolce e piacevole unione d’amore con Dio, al buio e più sicura..

  A009000681 

 Ma oltre a questo l’anima ebbe sorte fortunata ancora per un altro motivo, di cui parla il verso seguente: al buio e ben celata..

  A009000685 

 Dire, quindi, che l’anima è uscita nel buio e ben celata equivale a dire che, sebbene cammini al buio, procede però riparata e nascosta al demonio, alle sue astuzie e alle sue insidie..

  A009000685 

 Quando, dunque, l’anima dice che uscì al buio e ben celata è per far meglio comprendere la completa sicurezza di cui ha parlato nel primo verso di questa strofa e di cui gode lungo il cammino dell’unione d’amore con Dio con il favore dell’oscura contemplazione.

  A009000705 

 Ma quando è Dio in persona a farle visita, allora si realizza pienamente il verso suddetto, perché, immersa completamente al buio e ben celata al nemico, riceve le grazie spirituali da Dio.

  A009000705 

 Quanto ho esposto si applica al caso in cui Dio visita l’anima per mezzo dell’angelo buono; si riferisce anche ai periodi in cui l’anima non si trova del tutto al buio e ben celata, così da impedire al nemico di attaccarla.

  A009000709 

 Per questo nel verso canta: al buio e ben celata..

  A009000709 

 Tutto ciò avviene al buio, come ho diffusamente spiegato sopra e come ancora dirà a proposito di questo verso: ben celata, cioè di nascosto.

  A009000737 

 La seconda proprietà è data dalle tenebre spirituali di questa notte, per cui tutte le potenze della parte superiore dell’anima sono al buio.


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000598 

 Per la comprensione di ciò bisogna sapere che l’occhio può non vedere per due motivi: o perché è al buio o perché è cieco..

  A011000599 

 Quando questa luce non la illumina, essa si trova al buio nonostante abbia una vista eccellente.

  A011000600 

 L’oscurità dell’anima è l’ignoranza dell’anima, la vale, prima che Dio la illuminasse per mezzo di questa trasformazione, era al buio e ignorante di tutti i beni di Dio, condizione nella quale, come dice il Savio si trovava egli stesso, prima che la sapienza lo illuminasse: Illuminò la mia ignoranza (Sir 51, 25-26)..

  A011000602 

 Essere nelle tenebre significa essere cieco, come ho detto, nel peccato; però si può stare al buio senza peccato.

  A011000602 

 Parlando dello spirito, una cosa è essere al buio, un’altra cosa è trovarsi nelle tenebre.





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