08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000274 |
Si vero non fuerint saturati, et murmurabunt: Ringhiano come cani, per la città si aggirano, vagando in cerca di cibo; latrano, se non possono saziarsi (Sal 58,15-16). |
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A008000352 |
Quando gli ebrei stavano per impadronirsi della terra promessa, Dio ordinò loro di distruggere la città di Gerico in modo da non lasciare in vita alcun essere che vi abitava, dall’uomo alla donna, dal giovane al vecchio, compresi gli animali; ingiunse, altresì, di non prendere né tanto meno desiderare il bottino catturato (Gs 6,17-21). |
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A008000577 |
Per esempio, se uno vuole andare in una città, deve necessariamente percorrere la strada, che è il mezzo che ad essa unisce e conduce. |
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A008000577 |
Se, invece, si volesse accendere il legno con un mezzo diverso da quello proprio che è il calore, per esempio con l’aria, o con l’acqua o con la terra, sarebbe impossibile unire il legno al fuoco; come sarebbe ugualmente impossibile arrivare a una città se non si seguisse la strada che porta ad essa. |
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A008000825 |
Così accadde alla città di Ninive, quando Dio la minacciò in questi termini: Adhuc quadraginta diebus et Ninive subvertetur: Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta (Gio 3,4). |
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A008000835 |
In seguito si pose ad aspettare quaranta giorni fuori della città, per vedere se la profezia si fosse avverata (Gio 4,5). |
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A008000857 |
È possibile, infatti, conoscere per via ordinaria che una tale persone, tale o tal altra città o soggetto qualsiasi è giunto a tale misura o a tal punto da indurre Dio provvidente e giusto a intervenire in modo adeguato, con il castigo o il premio, secondo quanto esige la causa. |
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A008000859 |
Anche il santo Tobia dalla causa arguì il castigo della città di Ninive (Tb 14,6 Volg.); per questo ammonì suo figlio, dicendogli: Vedi, figlio, quando io e tua madre moriremo, esci da questa terra, perché non sopravvivrà. |
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A008000859 |
Tutto questo potevano arguirlo sia il demonio che Tobia, non solo per l’empietà della città, ma anche per esperienza, vedendo che Ninive commetteva peccati per i quali Dio aveva distrutto il mondo con il diluvio (Gn 6,5-7). |
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A008001320 |
I nemici dell’anima verranno a dirle, schernendola: “Non eri tu che strappavi i legami doppi, spezzavi le mascelle dei leoni, uccidevi mille filistei, scardinavi le porte della città e ti liberavi da tutti i tuoi nemici?” (cfr. Gdc 16,24).. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000252 |
Somiglia a colui che abbandona il già fatto per rifarlo daccapo; a colui che esce dalla città per poi rientrarvi; o a colui che lascia la preda catturata per inseguirla di nuovo. |
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A009000497 |
E allora, poiché tutte le facoltà e le forze dell’anima sono concentrate in questo incendio d’amore e l’anima stessa è ferita, raggiunta in ogni facoltà dalla passione d’amore, quali saranno i movimenti e gli slanci di tali facoltà, vedendosi infiammate e ferite da intenso amore, senza averne tuttavia il possesso e la gioia, perché nelle tenebre e nell’incertezza? Esse indubbiamente, come dice Davide, ringhiano come cani, si aggirano per la città, vagando in cerca di cibo, e, se non possono saziarsi di quest’amore, latrano ( Sal 58,15-16). |
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A009000635 |
Queste anime sono affamate al punto tale che ringhiano come cani e si aggirano per la città ( Sal 58,7). |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000361 |
Difatti, afferma: Surgam et circuibo civitatem, per vicos et plateas quaeram quem diligit anima mea; quaesivi illum et non inveni: Mi alzerò e farò il giro della città, per le strade e per le piazze; voglio cercare l’Amato del mio cuore. |
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A010001151 |
Difatti ciò che viene chiamato città nell’anima è la sua parte più interna, cioè quella razionale, che ha la capacità di comunicare con Dio e le cui operazioni sono contrarie a quelle della sensualità. |
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A010001151 |
Esse penetrano nei sobborghi dei sensi interni attraverso le porte dei sensi esterni, cioè l’udito, la vista, l’olfatto, il gusto e il tatto, così che possiamo chiamare sobborghi tutte le facoltà e i sensi della parte sensitiva; si chiamano sobborghi perché sono i quartieri situati fuori delle mura della città. |
11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html |
A011000408 |
In ciò tu sei meravigliosamente rallegrata secondo tutta l’armonia della tua anima e anche del tuo corpo, diventata tutta un paradiso irrigato divinamente, perché in te si compia ciò che si dice nel Salmo: L’impeto del fiume rallegra la città di Dio (45,5).. |