Parola «Credo» [ Frequenza = 21 ]


02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html
  A002000163 

 Non lasci mai dissipare il suo cuore, neanche per lo spazio di un credo..


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000180 

 Credo che questo potrà accadergli all’inizio della lettura.

  A008000180 

 Rileggendo, poi, una seconda volta, credo che tutto gli sembrerà più chiaro e la dottrina più sicura.

  A008000487 

 Credo, ormai, di aver fatto capire un po’ come la fede sia notte oscura per l’anima e, altresì, come questa debba rimanere all’oscuro della sua luce naturale per lasciarsi guidare dalla fede alla sublime meta dell’unione divina.

  A008000501 

 Credo, quindi, sia arrivato il momento di trattarne qui.

  A008000637 

 Capisco di essere stato anche fin troppo breve, ma credo sufficiente quanto ho detto e vorrei ripetere di avere sempre molta cura nel respingere tali comunicazioni, facendo eccezione solo per qualcuna e dietro parere di persona molto esperta; ma anche in questo caso non bisogna mai desiderarle..

  A008000689 

 Credo non sia opportuno parlare ora della convenienza e necessità del terzo segno, cioè della conoscenza o attenzione generale, piena d’amore, per Dio, al fine di abbandonare la meditazione, perché è stato detto qualcosa trattando del primo segno.

  A008000703 

 Dal paragone sopra riportato, inoltre, credo che si capisca come l’anima non debba ritenere questa luce più pura, elevata e chiara perché si presenta all’intelletto più comprensibile e percettibile.

  A008000705 

 Per concludere questa parte, credo quindi opportuno rispondere a un dubbio che può sorgere circa la durata di questa conoscenza.

  A008000987 

 Questo è il motivo per cui non credo sia il caso di parlare qui dell’effetto prodotto dalle conoscenze vere o da quelle false, perché non finirei più e provocherei stanchezza.

  A008001009 

 Sebbene siano molte e varie, credo che si possano ridurre tutte a queste tre specie: parole successive, formali e sostanziali.

  A008001122 

 Credo che nessuno potrà mai liberarsi da tutti questi inconvenienti, se non tenendo nella notte più profonda la memoria nei confronti di tutte le cose..

  A008001124 

 Credo che tale affezione non può non attaccarsi fortemente all’anima a causa dell’imperfezione che le sue potenze apportano da sé nelle loro operazioni.

  A008001316 

 Non credo sia possibile descrivere né spiegare a parole una realtà che non è oscura né occulta, cioè il termine a cui portano questi danni e quanta infelicità provenga dalla compiacenza che si ripone nelle doti e nella bellezza naturale.

  A008001534 

 Credo di aver fatto capire come la persona spirituale che ripone la gioia e il compiacimento nelle cose accessorie delle immagini possa cadere in molte imperfezioni, forse anche più pericolose che se essa si attaccasse agli altri beni corporali e temporali.

  A008001566 

 Credo che ci siano tre diversi tipi di luoghi per mezzo dei quali Dio è solito indurre la volontà alla devozione.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000058 

 Credo che sia meglio così, perché è preferibile esporre i detti d’amore nella loro ampiezza, perché ciascuno, a suo modo e secondo le proprie capacità, ne tragga profitto, anziché dar loro un significato unico, non adatto a tutti i gusti.

  A010000519 

 Questo, credo, non riuscirà a comprenderlo bene chi non l’ha sperimentato.

  A010000715 

 Di questa luce credo che intendesse parlare Davide quando diceva: Vigilavi, et factus sum sicut passer solitarius in tecto: Mi svegliai, e divenni come un passero solitario sul tetto ( Sal 101,8 Volg.).

  A010000798 

 Per dare, dunque, un’idea di ciò che riceve in questa cella divina dell’unione, l’anima non dice altro, né credo potrebbe dire qualcosa di più appropriato, se non il verso seguente: io dell’Amato bevvi..

  A010001314 

 Credo volesse dire questo san Paolo quando scriveva: Quoniam autem estis filii, misit Deus Spiritum Filii sui in corda vestra clamantem: Abba, Pater: Che voi siete figli lo prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Gal 4,6).





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