Parola «Ove» [ Frequenza = 173 ]


02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html
  A002000037 

 Un’azione pura e fatta unicamente per Dio forma nel cuore puro un regno ove il Signore è padrone assoluto..


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000009 

 Ove si presenta la prima strofa.

  A008000010 

 Ove viene spiegata la natura di questa notte oscura che l’anima afferma di aver attraversato prima dell’unione con Dio..

  A008000011 

 Ove si parla del primo motivo di questa notte, che consiste nella mortificazione degli appetiti in tutte le cose.

  A008000012 

 Ove si spiega quanto sia necessario all’anima attraversare realmente questa notte oscura, che consiste nella mortificazione dei sensi, al fine d’incamminarsi verso l’unione con Dio..

  A008000013 

 Ove si continua a parlare dello stesso argomento, dimostrando con prove e immagini della sacra Scrittura quanto sia necessario all’anima andare a Dio attraverso questa notte oscura della mortificazione delle passioni..

  A008000014 

 Ove si parla dei due principali danni, uno privativo e l’altro positivo, causati all’anima dagli appetiti..

  A008000015 

 Ove si mostra come l’anima sia tormentata dagli appetiti.

  A008000016 

 Ove si mostra come gli appetiti oscurano e accecano l’anima..

  A008000017 

 Ove si tratta del modo con cui gli appetiti sporcano l’anima.

  A008000018 

 Ove si mostra come gli appetiti intiepidiscano e indeboliscano l’anima nell’esercizio della virtù..

  A008000019 

 Ove si prova quanto sia necessario all’anima, per raggiungere l’unione divina, liberarsi da tutti gli appetiti, anche se minimi..

  A008000020 

 Ove si risponde a un’altra domanda, dicendo quali sono gli appetiti sufficienti a provocare nell’anima i suddetti danni..

  A008000021 

 Ove si tratta del comportamento che l’anima deve seguire per entrare in questa notte dei sensi..

  A008000022 

 Ove si spiega il secondo verso della strofa:.

  A008000023 

 Ove si spiegano gli altri versi della strofa:.

  A008000026 

 Ove si comincia a parlare della seconda parte o causa della notte, che è la fede.

  A008000027 

 Ove si dimostra con argomenti, autorità e figure della sacra Scrittura come la fede sia una notte oscura per l’anima..

  A008000028 

 Ove si dice, in maniera generale, come l’anima, per quanto dipende da essa, debba starsene al buio per essere ben guidata dalla fede sino ai vertici della contemplazione..

  A008000029 

 Ove si spiega con un paragone in che cosa consiste l’unione dell’anima con Dio..

  A008000030 

 Ove si spiega come le tre virtù teologali abbiano il compito di perfezionare le tre potenze dell’anima, producendo in esse il vuoto e le tenebre..

  A008000031 

 Ove si mostra quanto sia angusto il sentiero che porta alla vita eterna e quanto spogli e liberi debbano essere coloro che vogliono percorrerlo.

  A008000032 

 Ove si dimostra, in maniera generale, che nessuna creatura né alcuna conoscenza accessibile all’intelletto possono servire come mezzo immediato per l’unione con Dio..

  A008000033 

 Ove si prova come la fede sia per l’intelletto il mezzo immediato e adeguato che conduce l’anima all’unione divina d’amore.

  A008000034 

 Ove si illustra la distinzione fra tutte le percezioni e conoscenze che l’intelletto è in grado di avere..

  A008000035 

 Ove si parla dell’impedimento e del danno provenienti dalle conoscenze che l’intelletto può ricevere soprannaturalmente attraverso i sensi corporali esterni, e come l’anima deve comportarsi nei loro confronti.

  A008000036 

 Ove si tratta delle percezioni immaginarie naturali.

  A008000037 

 Ove si descrivono i segni che la persona spirituale deve osservare in se stessa, per conoscere il momento adatto per abbandonare la meditazione e il ragionamento e passare allo stato della contemplazione..

  A008000038 

 Ove si dimostra la convenienza di questi segni, spiegando quanto sia necessario per l’anima saperli riconoscere al fine di progredire..

  A008000039 

 Ove si mostra ai proficienti, che cominciano a entrare in questa conoscenza generale della contemplazione, come sia a loro opportuno servirsi talvolta della meditazione discorsiva e delle loro potenze naturali..

  A008000040 

 Ove si parla delle percezioni immaginarie che si presentano soprannaturalmente alla fantasia.

  A008000041 

 Ove si spiegano il fine e il modo in cui Dio comunica all’anima i beni spirituali tramite i sensi, e si risponde al dubbio esposto sopra..

  A008000042 

 Ove si parla del danno che certi direttori spirituali possono recare alle anime non guidandole con sano criterio per quanto riguarda le suddette visioni.

  A008000043 

 Ove si afferma e si prova che, sebbene le visioni e le locuzioni che vengono da Dio siano vere, ci si può sbagliare a loro riguardo.

  A008000044 

 Ove si prova con passi della sacra Scrittura che le rivelazioni e le parole di Dio, pur essendo sempre vere, non sempre sono certe nelle loro cause..

  A008000045 

 Ove si mostra che Dio, pur rispondendo a volte a ciò che gli si chiede, tuttavia non approva questo modo di fare.

  A008000046 

 Ove si scioglie un dubbio: ora, sotto la legge della grazia, non è permesso interrogare Dio per via soprannaturale, come lo era sotto l’antica legge.

  A008000047 

 Ove si comincia a parlare delle conoscenze che l’intelletto riceve per via puramente spirituale.

  A008000048 

 Ove si parla delle due specie di visioni spirituali che vengono a noi per via soprannaturale..

  A008000049 

 Ove si parla delle rivelazioni.

  A008000050 

 Ove si parla della conoscenza di pure verità da parte dell’intelletto.

  A008000051 

 Ove si parla della seconda specie di rivelazioni, cioè delle manifestazioni di segreti e misteri nascosti.

  A008000052 

 Ove si parla delle locuzioni interiori che vengono comunicate allo spirito per via soprannaturale.

  A008000053 

 Ove si parla della prima specie di parole che a volte lo spirito forma in sé, quando è raccolto.

  A008000054 

 Ove si parla delle parole interiori che formalmente si presentano allo spirito per via soprannaturale.

  A008000055 

 Ove si tratta delle parole sostanziali che si comunicano interiormente allo spirito.

  A008000056 

 Ove si parla delle conoscenze che l’intelletto riceve dai sentimenti interiori prodotti per via soprannaturale nell’anima.

  A008000059 

 Ove si parla delle conoscenze naturali della memoria e si dice che l’anima deve distaccarsene perché possa unirsi a Dio per mezzo di questa facoltà..

  A008000060 

 Ove si tratta di tre specie di danni causati all’anima se non fa la notte dentro di sé, rifiutando le conoscenze e le considerazioni della memoria.

  A008000061 

 Ove si parla del secondo danno che può venire all’anima da parte del demonio attraverso le conoscenze naturali della memoria..

  A008000062 

 Ove si parla del terzo danno causato all’anima dalle conoscenze naturali particolari delle memoria..

  A008000063 

 Ove si parla dei vantaggi che l’anima trova nell’oblio e nel rifiuto di tutti i pensieri e le conoscenze, che le possono venire naturalmente dalla memoria..

  A008000064 

 Ove si parla del secondo genere di conoscenze della memoria, cioè di quelle immaginarie soprannaturali..

  A008000065 

 Ove si enumerano i danni che le conoscenze di cose soprannaturali possono causare all’anima se si ferma a considerarle.

  A008000066 

 Ove si parla del secondo danno, cioè del pericolo di cadere nella stima di sé e nella presunzione..

  A008000067 

 Ove si parla del terzo danno causato all’anima dal demonio per mezzo delle conoscenze immaginarie della memoria..

  A008000068 

 Ove si parla del quarto danno che le conoscenze soprannaturali particolari della memoria possono causare all’anima.

  A008000069 

 Ove si parla del quinto danno causato all’anima dalle forme e conoscenze immaginarie soprannaturali.

  A008000070 

 Ove si parla dei benefici che l’anima ottiene nell’allontanare da sé le conoscenze immaginarie.

  A008000071 

 Ove si parla delle conoscenze spirituali in quanto possono risiedere nella memoria..

  A008000072 

 Ove si espone in modo generale come la persona spirituale deve comportarsi nei confronti della memoria..

  A008000073 

 Ove si comincia a parlare della notte oscura della volontà.

  A008000074 

 Ove si comincia a parlare della prima affezione della volontà.

  A008000075 

 Ove si tratta della gioia derivante dai beni temporali.

  A008000076 

 Ove si parla dei danno che può subire l’anima quando ripone la sua gioia nei beni temporali..

  A008000077 

 Ove si parla dei vantaggi che si procura l’anima rinunciando alla gioia dei beni temporali..

  A008000078 

 Ove si mostra quanto sia vano riporre la gioia della volontà nei beni naturali e come bisogna servirsene per andare a Dio..

  A008000079 

 Ove si parla dei danni causati all’anima che ripone la gioia della volontà nei beni naturali..

  A008000080 

 Ove si parla dei vantaggi che l’anima ricava dal non riporre la gioia nei beni naturali..

  A008000081 

 Ove si parla del terzo genere di beni dei quali la volontà può compiacersi, cioè i beni sensibili.

  A008000082 

 Ove si tratta dei danni che l’anima riceve quando vuole riporre la gioia della sua volontà nei beni sensibili..

  A008000083 

 Ove si parla dei vantaggi spirituali e temporali che l’anima ottiene quando rinuncia alla gioia derivante dalle cose sensibili..

  A008000084 

 Ove s’inizia a trattare del quarto genere di beni, che sono i beni morali.

  A008000085 

 Ove si parla dei sette danni in cui può cadere la volontà quando ripone la gioia nei beni morali..

  A008000086 

 Ove si parla dei vantaggi che l’anima ottiene quando rifiuta di godere dei beni morali..

  A008000087 

 Ove si comincia a trattare del quinto genere di beni, cioè quelli soprannaturali, nei quali la volontà può trovare gioia.

  A008000088 

 Ove si parla dei danni che riceve l’anima quando ripone la gioia della volontà in questo genere di beni..

  A008000089 

 Ove si parla dei due vantaggi che ci si procura rinunciando alla gioia circa le grazie soprannaturali..

  A008000090 

 Ove si comincia a trattare del sesto genere di beni, cioè quelli spirituali, di cui la volontà può gioire.

  A008000091 

 Ove si parla dei beni spirituali che possono essere percepiti distintamente dall’intelletto e dalla memoria.

  A008000092 

 Ove si parla dei beni spirituali gradevoli che possono essere l’oggetto distinto della volontà.

  A008000093 

 Ove si parla delle immagini e dell’ignoranza di certe persone su questo punto..

  A008000094 

 Ove si parla della necessità di indirizzare a Dio la gioia che la volontà ricava dalle immagini, in modo che non cada in errore e non venga ostacolata da esse..

  A008000095 

 Ove si continua a parlare dei beni spirituali che accendono la devozione.

  A008000096 

 Ove si parla di come ci si deve servire degli oratori e dei templi, considerandoli mezzi per elevare lo spirito a Dio..

  A008000097 

 Ove si continua a indirizzare lo spirito verso il raccoglimento interiore attraverso l’uso dei beni di cui si parla..

  A008000098 

 Ove si parla di alcuni danni ai quali si espongono coloro che si lasciano andare al gusto delle cose sensibili e dei luoghi di devozione di cui ho parlato..

  A008000099 

 Ove si parla di tre diversi luoghi di devozione e come deve comportarsi la volontà nei loro riguardi..

  A008000100 

 Ove si parla dei mezzi, costituiti da una grande varietà di cerimonie, a cui molte persone ricorrono per pregare..

  A008000101 

 Ove si dice quanto sia necessario attraverso queste devozioni indirizzare a Dio la gioia e la forza della volontà..

  A008000102 

 Ove si tratta del secondo genere di beni distinti, cioè quelli provocativi, di cui la volontà può compiacersi inutilmente..

  A008000104 

 Ove si tratta della prima affezione della volontà e si dice che nulla di quello che tocca l’appetito può essere mezzo proporzionato perché l’anima si unisca a Dio secondo la volontà..

  A008000105 

 Ove si prosegue dicendo che per giungere all’unione con Dio è necessario che la volontà si spogli dei suoi appetiti naturali..

  A008000138 

 in un luogo ove nessuno si vedea..

  A008000215 

 Ciò vuol dire che l’anima passando attraverso la prima notte, cioè privandosi di tutti gli oggetti che stimolano i sensi, entra subito nella seconda notte, ove rimane nella solitudine della fede.

  A008000248 

 Continua col dire che le grandi ricchezze e la gloria che essi amano si trovano non dove essi pensano, ma con e nella sapienza, ove abitano, altresì, le vere ricchezze e la giustizia.

  A008000256 

 Ciò è quanto c’insegna lo stesso libro della sacra Scrittura, ove si dice che gli ebrei, non contenti di quel cibo così semplice, desiderarono e chiesero la carne (Es 16,8-13).

  A008000262 

 A tale verità alludeva Dio quando comandò a Mosè di salire sul monte, ove gli doveva parlare.

  A008000322 

 Le donne che si trovavano più all’interno, nel secondo locale, ove piangevano il dio Adone, simboleggiano gli appetiti, che hanno sede nella seconda potenza dell’anima, cioè nella volontà.

  A008000461 

 Occorre notare che nella prima strofa, parlando della parte sensitiva, l’anima dice che uscì in una notte oscura: mentre qui, ove si tratta della parte spirituale, afferma che uscì al buio, perché le tenebre dello spirito sono più dense, proprio come il buio è tenebra più profonda dell’oscurità della notte.

  A008000481 

 In termini più chiari ciò vuol dire: il giorno, che è Dio nella sua beatitudine, ove è come il giorno per gli angeli e i santi che a loro volta sono giorno per i riflessi divini, pronuncia e comunica la Parola, il suo Figlio, perché lo conoscano e lo godano.

  A008000537 

 Ciò significa che l’anima, al buio di tutte le cose, ove terrà le sue potenze, dovrà acquisire queste tre virtù e, in questa notte, dovrà perfezionarsi in esse.

  A008000595 

 Una figura di questa verità la troviamo nella sacra Scrittura, ove si legge che, quando Salomone ebbe finito di edificare il tempio, Dio vi scese in una nube e lo riempì d’una oscurità tale che i figli d’Israele non potevano vedere nulla.

  A008000597 

 È, quindi, chiaro che l’anima, in questa vita, per arrivare a unirsi e intrattenersi immediatamente con Dio, deve necessariamente penetrare in questa tenebra, ove Dio aveva promesso a Salomone di abitare; deve avvicinarsi a quella nube oscura, ove Dio volle rivelare i suoi segreti a Giobbe, e prendere nelle mani le brocche vuote di Gedeone, per poter agire alla luce della fede oscura nell’unione d’amore con Dio.

  A008000615 

 Infatti, abitualmente e convenientemente Dio si manifesta più allo spirito, dove c’è maggiore sicurezza e profitto per l’anima, che ai sensi, ove ordinariamente si celano molti pericoli e inganni.

  A008000631 

 Beata l’anima che saprà lottare contro l’apocalittica bestia dalle sette teste (Ap 12,3), contrarie a questi sette gradi dell’amore, con le quali fa guerra contro questi gradi e lotta contro l’anima in ognuna delle sette mansioni, ove essa si esercita per conquistare tutti i gradi dell’amore di Dio! Se l’anima combatterà fedelmente in ciascuna mansione e vincerà, meriterà di salire, di grado in grado o di dimora in dimora, fino all’ultima, dopo aver tagliato una dopo l’altra le sette teste che le muovevano guerra spietata.

  A008000755 

 Il primo è tratto dalla lettera ai Romani di san Paolo, ove si dice: Quae autem sunt, a Deo ordinata sunt, cioè: Le cose che esistono sono state ordinate da Dio (Rm 13,1).

  A008000755 

 Il secondo è tratto dal libro della Sapienza, ove lo Spirito dice: Disponit omnia suaviter (Sap 8,1), come a dire: la sapienza di Dio, benché si estenda da un confine all’altro, cioè da un estremo all’altro, governa con bontà eccellente ogni cosa.

  A008000935 

 Così, al fine di spiegare il testo di san Matteo, ove si legge che il demonio mostrò a Cristo tutti i regni del mondo con la loro gloria: Ostendit omnia regna mundi et gloriam eorum (Mt 4,8), alcuni interpreti dicono che lo fece per suggestione spirituale.

  A008001021 

 Difatti ciò che non genera umiltà, carità, mortificazione, santa semplicità e silenzio, ecc., che cosa può essere? Affermo, dunque, che queste locuzioni possono ostacolare molto l’anima nel suo cammino verso l’unione divina, perché, se vi dà importanza, l’allontanano molto dalla profondità della fede, ove l’intelletto deve rimanere nell’oscurità per avanzare nel segno dell’amore nella notte della fede, non a forza di ragionamenti..

  A008001072 

 Ove si parla della purificazione, attraverso la notte attiva, della memoria e della volontà.

  A008001124 

 Difatti, come ho detto, se l’anima vuole raggiungere questo stato di unione, deve lasciar perdere le sue operazioni naturali; e vi perviene quando, come dice il profeta, entra con tutte le sue potenze nel deserto ove Dio parla al suo cuore (Os 2,14)..

  A008001214 

 Lo Sposo dice, inoltre, allo sposa di metterlo come sigillo sul suo braccio (Ct 8,6), che simboleggia l’esercizio dell’amore, ove l’amato si nutre e trova le sue delizie..

  A008001228 

 Rimando a quelle pagine, ove dicevo che queste conoscenze sono di due categorie: alcune increate e altre create.

  A008001286 

 Il quarto grado di questo danno privativo è evidenziato nell’ultima parte della nostra citazione, ove si dice: Si è allontanato da Dio, sua salvezza (Dt 32,15).

  A008001418 

 Al contrario, possiamo dire che in generale quelle opere nelle quali l’uomo si mortifica maggiormente, soprattutto quando non è avanzato nella perfezione, sono più accette e preziose agli occhi di Dio, a motivo dell’abnegazione di sé che l’uomo deve praticare in esse, che quelle in cui trova la sua consolazione, ove può più facilmente cercare se stesso.

  A008001594 

 Quanto alle condizioni da seguire nella preghiera, si possono ridurre all’una o all’altra di queste due seguenti: o isolarsi nel nascondimento della propria stanza, ove, lontani da ogni rumore e senza render conto a nessuno, possiamo pregare con tutta la purezza del cuore, come il Signore stesso ci raccomandò dicendo: Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto (Mt 6,7); oppure rifugiarsi in luoghi solitari, come faceva lui, per pregare nel tempo migliore e più silenzioso della notte (Lc 6,12).


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000006 

 LIBRO I. Ove si tratta della notte dei sensi..

  A009000008 

 Ove si comincia a parlare delle imperfezioni dei principianti..

  A009000009 

 Ove si parla di alcune imperfezioni spirituali proprie dei principianti relativamente alla superbia..

  A009000010 

 Ove si parla di alcune imperfezioni in cui cadono alcuni principianti circa l’avarizia spirituale, che è il secondo vizio capitale..

  A009000011 

 Ove si parla di altre imperfezioni in cui abitualmente cadono i principianti relativamente alla lussuria, terzo vizio capitale..

  A009000012 

 Ove si parla delle imperfezioni in cui cadono i principianti circa il vizio dell’ira..

  A009000013 

 Ove si parla delle imperfezioni relative alla gola spirituale..

  A009000014 

 Ove si parla delle imperfezioni che provengono dall’invidia e dall’accidia spirituale..

  A009000015 

 Ove si comincia a spiegare questa notte oscura..

  A009000016 

 Capitolo 9.Ove si parla dei segni dai quali si riconosce che la persona spirituale è in questa notte o purificazione dei sensi..

  A009000017 

 Ove si descrive come ci si deve comportare nella notte oscura..

  A009000018 

 Ove vengono spiegati i tre versi della strofa..

  A009000019 

 Ove si parla dei vantaggi procurati all’anima da questa notte..

  A009000022 

 Libro II. Ove si parla della purificazione più profonda che avviene nella notte dello spirito..

  A009000023 

 Ove si comincia a parlare della notte oscura dello spirito.

  A009000024 

 Ove si continua a parlare di alcune imperfezioni dei proficienti..

  A009000026 

 Ove si riporta la prima strofa e la sua spiegazione..

  A009000028 

 Ove si comincia a spiegare come questa contemplazione oscura non solo è notte per l’anima, ma anche pena e tormento..

  A009000030 

 Ove si prosegue sullo stesso argomento parlando di altre afflizioni e sofferenze della volontà..

  A009000031 

 Ove si parla di altre sofferenze che affliggono l’anima in questo stato..

  A009000032 

 Ove si dice come questa notte, pur gettando lo spirito nelle tenebre, lo illumini e gli infonda luce..

  A009000033 

 Ove si spiega a fondo, mediante un paragone, questa purificazione..

  A009000034 

 Ove si dice che l’anima, come frutto di queste dolorose prove, si sente animata da una veemente passione d’amore per Dio..

  A009000035 

 Ove si mostra come questa terribile notte sia purificazione e come in essa la Sapienza divina illumini gli uomini qui sulla terra allo stesso modo con cui purifica e illumina gli angeli in cielo..

  A009000036 

 Ove si parla di altri meravigliosi effetti prodotti nell’anima da questa notte oscura della contemplazione..

  A009000040 

 Ove si spiega come l’anima, benché nelle tenebre, avanzi sicura..

  A009000041 

 Ove si spiega come questa contemplazione oscura sia segreta..

  A009000042 

 Ove si spiega come questa sapienza segreta sia anche scala..

  A009000043 

 Ove vengono esposti i primi cinque gradini della scala d’amore..

  A009000044 

 Ove vengono esposti gli altri cinque gradini..

  A009000045 

 Ove si spiega la parola “travestita” e vengono indicati i colori del travestimento dell’anima in questa notte..

  A009000046 

 Ove si spiega il terzo verso della seconda strofa..

  A009000047 

 Ove si parla del mirabile nascondiglio in cui si trova l’anima in questa notte e come il demonio non riesca a entrare in esso, sebbene entri in altri più reconditi..

  A009000049 

 Ove viene spiegata brevemente la terza strofa..

  A009000084 

 in un luogo ove nessuno si vedea..

  A009000266 

 E io, aggiunge Davide, ero ridotto un niente e non capivo (ibid.); perché l’anima, senza sapere dove va, si vede annientata in tutte le cose di lassù e di quaggiù, ove era solita trovare le sue consolazioni.

  A009000334 

 Quando sono provati e tartassati in questo modo, essi si esercitano, si preparano e adattano i loro sensi e le loro facoltà all’unione con la Sapienza, ove saranno accolti in quella notte.

  A009000401 

 Le sembra di essere come inghiottita nel ventre tenebroso d’una balena, ove si sente digerita, mentre soffre le stesse angosce di Giona (2,1) nel ventre del cetaceo.

  A009000495 

 Da quanto esposto possiamo in qualche modo farci un’idea dell’intensità e della forza di questo incendio d’amore nello spirito, ove Dio tiene concentrate tutte le forze, le facoltà e gli appetiti dell’anima, sia spirituali che sensitivi.

  A009000515 

 D’altra parte, per arrivare agli altri gradi inferiori della perfezione, ove di solito pervengono le anime, non è necessaria tanta purificazione..

  A009000587 

 Oh, misera condizione umana, ove si corrono tanti pericoli e si arriva tanto faticosamente alla conoscenza della verità, poiché ciò che è più chiaro e vero ci appare più oscuro e incerto, ragion per cui evitiamo ciò che è meglio, e inseguiamo e abbracciamo ciò che brilla più forte e riempie i nostri occhi, mentre è proprio questo ciò che ci conviene meno e ci fa incespicare ad ogni passo! Chi mai potrà dire i pericoli e le paure che sperimenta l’uomo, dal momento che la stessa luce dei suoi occhi, che dovrebbe guidarlo, è invece la prima ad abbagliarlo e a farlo deviare dal cammino verso Dio? Se vuole scorgere la strada da seguire, deve tenere gli occhi chiusi e camminare al buio, onde schivare i nemici di casa sua, cioè i suoi sensi e le sue potenze!.

  A009000621 

 Prova ne è il fatto che ordinariamente si ritiene la peggiore delle sfortune ciò che è di grande profitto per l’uomo, come perdere o annientare se stesso; al contrario, si ritiene buona fortuna ciò che vale di meno, come le gioie e le consolazioni, ove generalmente ci si perde anziché guadagnare..

  A009000641 

 Al settimo gradino, ove Dio concede audacia e aiuto all’anima perché si rivolga a lui con tutta la veemenza dell’amore, segue l’ottavo.

  A009000649 

 Una volta raggiunto l’ultimo gradino, quello della chiara visione di Dio, l’ultimo della scala ove è Dio, come ho già detto, non vi è nulla di nascosto per l’anima, perché ormai è totalmente assimilata a Dio.

  A009000705 

 Il motivo sta nel fatto che sua Maestà dimora sostanzialmente nell’anima, ove né l’angelo né il demonio possono riuscire a comprendere quanto accade o a conoscere le comunicazioni intime e segrete che avvengono tra Dio e l’anima.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000120 

 o vita, se non vivi ove vivi,.

  A010000345 

 Occorre qui notare – per trovare questo Sposo, nella misura che è possibile in questa vita – che il Verbo insieme con il Padre e lo Spirito Santo risiede essenzialmente nel centro intimo dell’anima, ove si è nascosto.

  A010000417 

 Per sangue intende il mondo e per armatura di Dio la preghiera e la croce di Cristo, ove risiedono l’umiltà e la mortificazione di cui ho parlato..

  A010000526 

 o vita, se non vivi ove vivi,.

  A010000534 

 Si commentano i versi: Ma come duri ancor, o vita, se non vivi ove vivi?.

  A010000536 

 Infatti la vita naturale è come morte, perché la priva di quella spirituale, ove il suo essere, la sua vita, le sue operazioni sono piene d’amore e di zelo.

  A010000633 

 Sebbene la natura ne soffra, il suo spirito prende il volo in un raccoglimento soprannaturale ove gode dello Spirito dell’Amato, che è quanto essa desiderava e chiedeva.

  A010000699 

 Possiamo, quindi, dire che essa è un raggio o un’immagine di fruizione, in quanto è nell’intelletto, ove ha luogo la fruizione.

  A010000804 

 Tuttavia, nel caso di cui sto parlando, ove l’anima dice che bevve del suo Amato, si tratta dell’unione nella cella segreta, che, come ho detto, avviene con tutte e tre le potenze dell’anima, le quali bevono tutte e tre congiuntamente..

  A010001151 

 Nei sobborghi della Giudea, che, come ho detto, è la parte inferiore o sensitiva dell’anima; e i suoi sobborghi sono i sensi interni, come la fantasia, l’immaginazione e la memoria, ove s’imprimono e si conservano le forme, le immagini e i fantasmi degli oggetti.





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