San Giovanni della Croce - Il monte della perfezione o Monte Carmelo

 

 

Trascrizione del «Monte» dedicato a Maddalena dello Spirito Santo

 

Nella parte superiore del riquadro si legge: MONTE CARMELO

 

Cominciando ora dal basso troviamo scritte verticalmente, da sinistra a destra, le seguenti norme, divise in quattro gruppi:

 

1. Per poter gustare il tutto,

non cercare il gusto in nulla.

Per poter conoscere il tutto,

non voler sapere nulla.

Per poter possedere il tutto,

non voler possedere nulla.

Per poter essere tutto,

non voler essere nulla.

 

2. Per raggiungere ciò che ora non godi,

devi passare per dove non godi.

Per arrivare a ciò che non sai,

devi passare per dove non sai.

Per arrivare al possesso di ciò che non hai,

devi passare per dove non hai.

Per giungere a ciò che non sei,

devi passare per dove non sei.

 

3. Se ti fissi su qualcosa,

tralasci di slanciarti verso il tutto.

Se vuoi giungere per davvero al tutto,

devi rinnegarti totalmente in tutto.

E qualora giungessi ad avere il tutto,

devi possederlo senza voler nulla.

 

4. In questa nudità lo spirito,

trova il suo riposo, perché non

bramando nulla, nulla lo affatica

nell’ascesa verso l’alto, nulla lo sospinge

verso il basso, perché è

nel centro della sua umiltà.

 

Questi quattro gruppi di sentenze sono come separati dal tracciato dei due percorsi e dell’unico sentiero.

 

Percorsi

 

A sinistra di chi guarda, verticalmente: Percorso dello spirito d’imperfezione del cielo: gloria, gioia, sapere, consolazione

 

A destra, verticalmente: Percorso dello spirito d’imperfezione della terra: possedere, gioia, sapere, consolazione, riposo.

 

Sentiero centrale

 

Sentiero del Monte Carmelo spirito di perfezione: nulla, nulla, nulla, nulla, nulla, nulla e anche sul monte nulla.

 

Orizzontalmente capovolto: Né quello – né quello – né quello – né quello – né quello – né quello.

I sei né quello si riferiscono, come evidenza il tratto che parte da essi, ai cinque generi di beni del cielo enumerati nel percorso di sinistra e, inoltre, al cielo in quanto ingloba quanto segue.

 

Orizzontalmente: Né questo – né questo – né questo – né questo – né questo – né questo.

 

Anche i sei né questo riguardano i cinque generi di beni della terra già trascritti e la terra considerata globalmente.

 

Sopra la serie dei né quello: Quanto più volli avere tanto meno ebbi.

 

Sopra la serie dei né questo: Quanto più volli cercare tanto meno ebbi.

 

A sinistra, verticalmente: Quando ormai non lo voglio, lo possiedo senza volere.

 

A destra, verticalmente: Quando meno lo voglio, ho tutto senza volere.

 

Arco dei frutti, virtù e doni

 

Da sinistra a destra seguendo l’arco: Pace, gioia, allegria, diletto, sapienza, giustizia, fortezza, carità, pietà.

 

Nella metà superiore, a sinistra: Non mi dà gloria nulla.

 

Nella metà superiore, a destra: Non mi dà pena nulla.

 

Nel cerchio, che raffigura la cima ed è simbolo di Dio (CB 37,7), il testo latino di Ger 2,7 Volg.: Introduxi vos in terram Carmeli ut comederetis fructum eius et bona illius (Hier. 2): Vi feci entrare nella terra del Carmelo perché ne mangiaste i frutti e le delizie.

 

Dentro il cerchio: Su questo monte dimora solo onore e gloria di Dio.

 

Nella parte superiore lungo la linea ad arco: Qui non c’è più cammino perché per il giusto non c’è più legge (cfr. 1Tim 1,9); egli è legge a se stesso (cfr. Rm 2,14).

 

 




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