Parola «Raccolto» [ Frequenza = 11 ]


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000053 

 Ove si parla della prima specie di parole che a volte lo spirito forma in sé, quando è raccolto.

  A008000683 

 Accade ad essa come al bambino che viene strappato dal petto materno mentre, tutto raccolto, sta succhiando il latte, per obbligarlo a spremere e comprimere con fatica la mammella onde procurarselo di nuovo.

  A008001009 

 Chiamo successive alcune parole e ragionamenti che lo spirito, quando è raccolto in se stesso, è solito formare e su cui discorre tra sé e sé.

  A008001013 

 Infatti l’intelletto è unito alla verità che prende in considerazione ed è profondamente raccolto.

  A008001013 

 Le parole successive si presentano sempre quando lo spirito è raccolto e profondamente assorto in qualche considerazione.

  A008001023 

 Mi dirai: perché l’intelletto deve privarsi di queste verità se con esse lo Spirito di Dio illumina l’intelletto? E, allora, che male c’è a occuparsene? Ti rispondo che lo Spirito Santo illumina l’intelletto raccolto e lo illumina in virtù di questo suo raccoglimento.

  A008001039 

 La seconda specie di parole interiori comprende le parole formali che a volte risuonano nello spirito, raccolto o meno, per via soprannaturale, senza il tramite di alcun senso.

  A008001039 

 Ora, tale differenza è dovuta non solo al fatto che esse si producono indipendentemente da qualsiasi attività dello spirito, come nel caso delle altre, ma, ripeto, anche perché a volte si verificano senza che lo spirito sia raccolto, anzi molto lontano da quanto gli viene comunicato.

  A008001314 

 In questo piacere, almeno agli inizi, si perde inevitabilmente la purezza di spirito; se poi si avverte del fervore, sarà un fervore molto sensibile e grossolano, poco spirituale, scarsamente interiore e raccolto: consisterà più nella gioia dei sensi che nel vigore dell’anima.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010001066 

 Ciò è quanto lo Sposo lascia intendere molto bene nel Cantico dei Cantici, quando invita a questo stato l’anima divenuta ormai sua sposa dicendole: Veni in hortum meum, soror mea, sponsa; messui myrrham meam cum aromatibus meis: Vieni ed entra nel mio giardino, sorella mia, sposa, poiché ho già raccolto la mia mirra e il mio balsamo (Ct 5,1).

  A010001066 

 Egli ha già raccolto la sua mirra e il suo balsamo, cioè i frutti ormai maturi prodotti dai fiori e pronti per l’anima.





Copyright © 2014 Salesiani Don Bosco - INE