Parola «Cella» [ Frequenza = 20 ]


02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html
  A002000139 

 Le abitudini delle imperfezioni volontarie che non si finisce mai di vincere, impediscono non solo l’unione divina, ma altresì il raggiungimento della perfezione; per esempio, l’abitudine di parlare molto, qualche piccolo attaccamento non vinto alle persone, ai vestiti, alla cella, a un libro, a un determinato cibo, a certe conversazioni, a piccole soddisfazioni nel voler gustare le cose, nel sapere, nell’ascoltare e in altre cose simili (1S 11, 3-4)..


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000344 

 Queste imperfezioni abituali sono l’abitudine diffusa di parlare molto, un tenue attaccamento a qualcosa che non ci si decide mai a superare, come, per esempio, a una persona, a un vestito, a un libro, alla cella, a un determinato cibo o a piccole chiacchiere e soddisfazioni, per il piacere di gustare le cose, di sapere, di ascoltare o cose simili.

  A008000629 

 Se essa saprà vincere il demonio in questo primo stadio, passerà al secondo; e se lo vincerà nel secondo, passerà al terzo e così, gradino dopo gradino, raggiungerà tutte e sette le mansioni, che sono i sette gradi dell’amore, finché lo Sposo non la introdurrà nella cella vinaria (Ct 2,4) della sua perfetta carità..


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000419 

 Tanto più che l’anima, in questo stato, può fare molto poco; è come un prigioniero rinchiuso in una cella oscura con le mani e i piedi legati.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000179 

 Nella segreta cella.

  A010000794 

 Nella segreta cella..

  A010000796 

 La cella di cui parla l’anima è il grado più elevato e intimo d’amore a cui possa pervenire in questa vita; per questo la chiama segreta cella, cioè la più interna di tutte.

  A010000796 

 Per dare un’idea di questa cella e spiegare ciò che qui l’anima vuole far capire, occorrerebbe che lo Spirito Santo mi prendesse la mano e dirigesse la mia penna.

  A010000798 

 Ma in questa vita poche arrivano all’ultima cella, quella più interna; infatti l’unione perfetta con Dio, chiamata matrimonio spirituale, di cui parla qui l’anima, è in questo luogo che si consuma.

  A010000798 

 Per dare, dunque, un’idea di ciò che riceve in questa cella divina dell’unione, l’anima non dice altro, né credo potrebbe dire qualcosa di più appropriato, se non il verso seguente: io dell’Amato bevvi..

  A010000802 

 Quanto al terzo favore, cioè che la volontà beva amore, lo dice ancora la sposa sempre nel Cantico dei Cantici: Introduxit me rex in cellam vinariam, ordinavit in me charitatem: Il re mi ha introdotta nella cella segreta e ha ordinato in me la carità (Ct 2,4 Volg.), che vuol dire: mi ha fatto bere amore immergendomi nel suo amore, o più chiaramente, parlando con maggior esattezza: ha ordinato in me la sua carità, conformandomi ad essa e adattandola a me.

  A010000804 

 Tuttavia, nel caso di cui sto parlando, ove l’anima dice che bevve del suo Amato, si tratta dell’unione nella cella segreta, che, come ho detto, avviene con tutte e tre le potenze dell’anima, le quali bevono tutte e tre congiuntamente..

  A010000810 

 A quest’unione sostanziale dell’anima molto spesso partecipano anche le potenze e bevono a questa cella segreta; l’intelletto allora acquisisce nuove conoscenze, la volontà cresce nell’amore, ecc.

  A010000816 

 Per questo Davide dice che fu ridotto a niente e non seppe più nulla: sono appunto questi gli effetti che dicevo prodotti dalla bevanda nella segreta cella di Dio.

  A010000820 

 Di questo gregge d’imperfezioni, già menzionato, alcuni ne hanno di più, altri meno; procedono dietro di esso, finché entrati a bere in questa cella interiore, lo perdono tutto, rimanendo completamente trasformati in amore, come ho detto.

  A010000820 

 In tale cella questi greggi delle imperfezioni dell’anima si consumano più facilmente che l’ossido e la ruggine dei metalli nel fuoco.

  A010000833 

 Dice che nella cella segreta ebbe luogo uno scambio d’amore: Dio si è consegnato a lei, offrendole liberamente il petto del suo amore e insegnandole la sua sapienza e i suoi segreti; da parte sua, la sposa si è consegnata a Dio, donandosi a lui di fatto e per intero, senza riservare nulla né per sé né per altri, proclamandosi sua per sempre.


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000535 

 In questo modo molte volte l’anima sentirà la volontà infiammata o intenerita o innamorata senza sapere né conoscere qualcosa di diverso da prima, ordinando Dio l’amore in lei, come afferma la Sposa dei Cantici: Il Re mi fece entrare nella cella del vino e ordinò in mela carità ( Ct 2,4)..





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