08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000037 |
Ove si descrivono i segni che la persona spirituale deve osservare in se stessa, per conoscere il momento adatto per abbandonare la meditazione e il ragionamento e passare allo stato della contemplazione.. |
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A008000657 |
Per conoscere quale sia il momento opportuno, nel capitolo seguente indicherò alcuni segni che le persone spirituali devono scoprire in sé per sapere quando possono servirsi liberamente del metodo indicato e abbandonare la via del ragionamento e del lavoro dell’immaginazione.. |
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A008000679 |
Il primo è che l’anima ha già ricevuto, in certo modo, tutto il bene spirituale che poteva trovare nelle cose di Dio attraverso la meditazione e il ragionamento. |
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A008000685 |
Tornano a cercare la scorza delle loro immagini e del loro ragionamento, ma non la trovano più perché è sparita; e così non gustano né il frutto, che è la contemplazione, né la scorza, che è la meditazione. |
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A008000689 |
Qui mi limiterò ad addurre un solo motivo che permette di vedere chiaramente come, al momento di lasciare la via della meditazione e del ragionamento, il contemplativo abbia bisogno di questa conoscenza o attenzione piena di amore per Dio, in maniera generale. |
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A008000691 |
Ugualmente, se l’anima non fosse occupata nell’operare con le potenze sensitive nella meditazione e nel ragionamento, o con l’aiuto delle potenze spirituali nella contemplazione e nella conoscenza, di cui ho parlato, nella quale essa gode di un bene ricevuto e acquisito; in breve, se essa non si serve di entrambe queste potenze, non potremmo assolutamente dire né come né in che cosa sia occupata. |
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A008000691 |
È, quindi, indispensabile all’anima avere questa conoscenza generale per poter lasciare la via della meditazione e del ragionamento.. |
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A008000721 |
Dopo aver trattato delle percezioni che possiamo avere per via naturale e intorno alle quali lavorano la fantasia e l’immaginazione con l’aiuto del ragionamento, passo ora a trattare di quelle soprannaturali, che si chiamano visioni immaginarie, appunto perché, costituite da immagini, forme e figure, entrano nell’ambito di questi sensi, né più né meno di quelle prodotte per via naturale.. |
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A008001041 |
Era questo un linguaggio formale e successivo sotto forma di ragionamento rivolto allo spirito di Daniele al fine di istruirlo, secondo quanto lo stesso angelo gli aveva detto.. |
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A008001340 |
È da notare che per beni sensibili intendo tutto ciò che in questa vita può cadere sotto i sensi della vista, dell’udito, dell’olfatto, del gusto, del tatto, o ancora tutto quello che forma interiormente il ragionamento immaginario, cioè tutto ciò che forma l’esperienza dei sensi corporali, interni ed esterni.. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000224 |
Il Signore li lascia, dunque, in tenebre così profonde che essi non sanno dove andare con l’aiuto dell’immaginazione e del ragionamento. |
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A009000244 |
Ormai è Dio che agisce in lei e imbriglia le sue potenze interiori, togliendo ogni appoggio all’intelletto, ogni gusto alla volontà e ogni ragionamento alla memoria. |
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A009000246 |
Ora Dio comincia a comunicarsi all’anima non per mezzo dei sensi, come in precedenza; non per mezzo dell’attività discorsiva che compone e ordina le cognizioni; ma per mezzo dello spirito puro, nel quale non si sviluppa il ragionamento. |
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A009000254 |
Ora, tutto ciò è inutile, perché ormai Dio le guida per un altro cammino, quello della contemplazione, totalmente diverso dal precedente: quest’ultimo, infatti, è quello della meditazione e del ragionamento, mentre il nuovo si sviluppa senza l’immaginazione e il ragionamento.. |
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A009000254 |
Se in tale situazione queste anime non trovano un padre spirituale che le comprenda, tornano indietro, abbandonando o rallentando il cammino, o perlomeno si creano ostacoli a procedere, a causa dei molteplici sforzi che fanno per seguire il cammino della meditazione e del ragionamento. |
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A009000258 |
Il comportamento che l’anima deve tenere in questa notte dei sensi è quello di non preoccuparsi affatto del ragionamento e della meditazione, perché non è più il tempo per queste cose. |
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A009000286 |
Al contrario, un mezzo adatto a tale scopo erano stati l’incapacità di fissare il suo pensiero in Dio, come pure l’impotenza a procedere con il ragionamento e le considerazioni dell’immaginazione, qui significata dalla terra senza una strada. |
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A009000343 |
Ormai la sua immaginazione e le sue facoltà non sono più condizionate, come prima, dal ragionamento e dalle preoccupazioni spirituali, perché con grande facilità trova subito in sé una contemplazione molto serena e piena d’amore, come pure un piacere spirituale senza alcun bisogno di ragionare. |
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A009000469 |
Ora possiamo applicare il nostro ragionamento al fuoco divino dell’amore contemplativo che, prima di unirsi all’anima e trasformarla in sé, la purifica da tutti i suoi elementi contrari. |
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A009000565 |
Gli appetiti sensitivi e spirituali sono addormentati e mortificati, non possono gustare cose divine né umane; le affezioni dell’anima, oppresse e soffocate, non possono muoversi verso di esse né trovare appiglio in nulla; l’immaginazione è imbrigliata e incapace di formulare un ragionamento appropriato; la memoria è esaurita; l’intelletto, ottenebrato, non comprende nulla; anche la volontà è arida, oppressa; tutte le potenze sono nel vuoto assoluto e rese inutili; ma più di tutto grava sull’anima una spessa e pesante nube che la tiene nell’angoscia e lontana da Dio. |
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A009000641 |
A questo punto l’amore non si avvale del ragionamento per sperare, né del consiglio per desistere, né si lascia bloccare dal rispetto umano, perché i favori che Dio ha concesso all’anima la rendono oltremodo ardita. |
11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html |
A011000511 |
E così, non intendendo né i gradi dell’orazione né le vie dello spirito, costoro non riescono a capire se non quegli atti che vogliono imporre all’anima, desiderando che questa cammini con il ragionamento, il che è già accaduto visto che quell’anima è arrivata alla negazione e al silenzio del senso e del discorso; ed è giunta alla via dello spirito, cioè alla contemplazione, in cui cessa l’azione del senso e del discorso proprio dell’anima, e Dio è il solo agente e colui che parla segretamente all’anima solitaria e muta. |
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A011000545 |
Questi maestri spirituali non comprendono le anime che avanzano in questa contemplazione quieta e solitaria, per non essere arrivati a essa, e per non sapere che cosa significhi abbandonare il ragionamento della meditazione, come ho detto, pensano che queste anime stiano in ozio, cosicché le disturbano impedendo la pace della contemplazione tranquilla e quieta che Dio gratuitamente concede loro, e le spingono nel cammino della meditazione, a discorrere con l’immaginazione, obbligandole a compiere atti interiori. |
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A011000584 |
Infatti, poiché non sa agire se non con sensi e il ragionamento, quando Dio la vuole porre in quel vuoto e in quella solitudine dove non si possono usare le potenze né compiere atti, vedendosi in ozio, cerca di agire e così si distrae. |