08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000252 |
Al fine di evidenziare tale distanza, sant’Agostino rivolgendosi a Dio, afferma nei Soliloqui: Me misero! Quando la mia pochezza e la mia imperfezione potranno incontrarsi con la tua rettitudine? Tu sei veramente buono e io cattivo; tu pio, io empio; tu santo, io miserabile; tu giusto, io ingiusto; tu luce, io cieco; tu vita, io morte; tu medicina, io malato; tu verità somma, io tutto vanità. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000284 |
Per questo sant’Agostino prega così: Fa’, o Signore, che io mi conosca e ti conosca! E i filosofi aggiungono che un termine si conosce meglio confrontandolo con il suo contrario.. |
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A009000633 |
Come dice sant’Agostino, l’amore rende quasi insignificanti le cose grandi, difficili e pesanti. |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000345 |
Per questo sant’Agostino, rivolgendosi a Dio nei Soliloqui, dice: Non ti trovavo, Signore, fuori di me, perché sbagliavo a cercarti fuori, mentre tu eri qui dentro di me. |
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A010000432 |
Va rilevato che, come dice sant’Agostino, la domanda rivolta dall’anima alle creature è la considerazione attraverso di esse del loro Creatore. |
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A010000457 |
La loro risposta, come dice anche sant’Agostino nel passo citato, è la testimonianza che danno in se stesse della grandezza e dell’eccellenza di Dio all’anima dopo la considerazione che ha provocato la domanda. |