01-Giovanni della Croce - Poesie.html |
A001000012 |
uscii, né fui notata,. |
08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000201 |
Tutto questo è stato per l’anima una sorte fortunata: uscire senza esser notata, cioè senza che alcuna passione della sua carne o di altro genere glielo abbia impedito. |
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A008000441 |
uscii, né fui notata,. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000270 |
Ora, tutti questi vantaggi si trovano racchiusi nel verso seguente: uscii, né fui notata.. |
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A009000322 |
Poiché l’anima capisce che in quest’arida purificazione, che ha attraversato, ha ottenuto tanti e così preziosi vantaggi, come ho detto, non stupisce molto che nella strofa che sto spiegando esclami: Oh, sorte fortunata! Uscii, né fui notata, cioè mi liberai dai lacci e dalla soggezione in cui mi tenevano i miei appetiti sensibili e i miei affetti, senza essere notata, senza che i tre suddetti nemici me lo potessero impedire. |
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A009000375 |
uscii, né fui notata,. |
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A009000545 |
Questa sorte fortunata è stata tale a motivo di quello che l’anima dice immediatamente dopo, nei versi successivi: uscii, né fui notata, / stando la mia casa al sonno abbandonata. |
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A009000547 |
In questo modo l’anima è potuta uscire senza essere notata, cioè senza venire ostacolata da tali affetti, ecc., che erano addormentati e mortificati in questa notte, nella quale sono stati lasciati al buio perché non potessero osservare né sentire secondo le loro modalità imperfette e naturali e neppure potessero impedire all’anima di uscire da sé e dalla casa della sensualità. |