Parola «Israele» [ Frequenza = 35 ]


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000256 

 Di tale verità abbiamo un’immagine nel libro dell’Esodo (16,3-4), dove si legge che Dio non diede ai figli d’Israele il cibo celeste, cioè la manna, finché non venne a mancare loro la farina che avevano portato dall’Egitto.

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 Non soltanto gli ordinò di salirvi da solo, lasciando nella valle i figli d’Israele, ma gli vietò altresì di far pascolare le bestie davanti a questo monte: Nullus ascendat tecum, nec videat quispiam per totum montem, boves quoque et oves non pascano e contra (Es 34,3).

  A008000288 

 Ivi si legge che il robusto Sansone, prima forte, libero e giudice di Israele, una volta caduto nelle mani dei suoi nemici perse la forza, fu accecato e costretto a girare una macina.

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 A tale proposito ci viene detto nel libro dei Giudici: l’angelo venne dai figli di Israele e, dopo averli rimproverati perché non avevano sterminato la nazione nemica, anzi si erano alleati con alcuni di loro, annunziò che Dio li avrebbe lasciati in mezzo a loro come nemici, perché fossero occasione d’inciampo e di perdizione (Gdc 2,2-3).

  A008000479 

 Per questo motivo, la fede è raffigurata da quella nube che divideva i figli d’Israele dagli egiziani, al momento di entrare nel Mar Rosso.

  A008000595 

 Una figura di questa verità la troviamo nella sacra Scrittura, ove si legge che, quando Salomone ebbe finito di edificare il tempio, Dio vi scese in una nube e lo riempì d’una oscurità tale che i figli d’Israele non potevano vedere nulla.

  A008000799 

 Anche nel libro dei Giudici leggiamo che le tribù d’Israele si erano riunite per combattere la tribù di Beniamino e punirla d’una cattiva azione di cui si era macchiata.

  A008000803 

 Con tali parole Isaia fa comprendere chiaramente che i figli d’Israele si burlano delle profezie, dicendo per scherno il proverbio norma su norma, norma su norma.

  A008000803 

 Per questo motivo, molti figli d’Israele che interpretavano alla lettera le parole e le profezie dei profeti, che poi non si realizzavano come si attendevano, finivano per tenerle in poco conto e per non crederci.

  A008000809 

 Anche mentre saliva al cielo alcuni discepoli, ancora in preda a quella durezza, gli chiesero: Domine, si in tempore hoc restitues regnum Israel?: Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele? (At 1,6).

  A008000809 

 Ne abbiamo un esempio nei due discepoli che, dopo la sua morte, andavano a Emmaus, tristi, sfiduciati e dicevano: Nos autem sperabamus quod ipse esset redempturus Israel: Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele (Lc 24,21).

  A008000829 

 Anche nel primo libro dei Re leggiamo che Dio, adirato contro Eli, sacerdote d’Israele, perché non puniva i peccati dei suoi figli, gli mandò a dire per mezzo di Samuele, tra l’altro, queste parole: Loquens locutus sum, ut domus tua, et domus patris tui, ministraret in conspectu meo, usque in sempiternum.

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 Allo stesso modo si comportò Dio con i figli d’Israele quando gli chiesero un re.

  A008000851 

 Sappiamo, inoltre, che Dio rispose ai figli d’Israele dando loro la carne che chiedevano, ma se ne irritò molto.

  A008000857 

 Per convincerlo che i figli d’Israele sarebbe stati certamente distrutti, per prima cosa gli raccontò i loro molti peccati e tutte le miserie che essi commettevano (Gdt 11,8-12).

  A008000873 

 Allo stesso modo si comportavano Davide e tutti i re d’Israele, in occasione d’una guerra o quando sorgeva qualche difficoltà, e anche i sacerdoti nonché i profeti dell’Antico Testamento.

  A008000873 

 Anche nel libro di Giosuè si legge che, i figli d’Israele essendo stati ingannati dai gabaoniti, lo Spirito Santo ricordò loro tale colpa in questi termini: Susceperunt ergo de cibariis eorum, et os Domini non interrogaverunt: Assaggiarono le loro provviste, ma non consultarono l’oracolo del Signore (Gs 9,14).

  A008000873 

 Quando i figli d’Israele non obbedivano, Dio li rimproverava.

  A008000875 

 Per questo motivo Dio rimproverava i figli d’Israele quando non lo consultavano per avere il suo consiglio, e ciò affinché orientassero le loro azioni e gli avvenimenti della vita verso la fede che ancora non conoscevano, perché non ancora donata.

  A008000889 

 Dio gli aveva comandato in molti modi e gli aveva confermato con i segni del bastone tramutato in serpente e della mano sana in lebbrosa di andare a liberare i figli di Israele.

  A008000925 

 Così i figli d’Israele, al pensiero di vedere Dio, o di aver visto lui o un angelo, temevano di morire, come si legge nell’Esodo, quando, presi dalla paura, esclamarono: Non loquatur nobis Dominus, ne forte moriamur: Non ci parli Dio, altrimenti moriremo! (Es 20,19).

  A008000981 

 Allora il re di Siria, vedendo che si sapeva tutto, disse ai suoi consiglieri: “Perché non mi dite chi di voi mi ha tradito presso il re d’Israele?”.

  A008000981 

 Uno dei suoi servi gli rispose: Nequaquam, domine mi rex, sed Eliseus propheta, qui est in Israel, indicat regi Israel omnia verba quaecumque locutus fueris in conclavi tuo: “No, o re mio signore, ma è Eliseo, il profeta che si trova in Israele, che riferisce al re d’Israele tutte le parole che dici in segreto” (2Re 6,11-12)..

  A008000981 

 Vi si legge che Eliseo rivelava al re d’Israele tutto ciò che il re di Siria trattava in segreto con i suoi principi, vanificando così le sue deliberazioni.

  A008001450 

 Contro la volontà di Dio decise di andare a maledire il popolo di Israele, e Dio, adirato, lo minacciò di morte (Nm 22,22-23).

  A008001458 

 Occorre ricordare a tale proposito che tutti quei maghi e indovini tra i figli di Israele, che Saul fece mettere a morte (1Sam 28,3) perché avevano voluto imitare i veri profeti di Dio, erano stati vittime di fatti esecrandi e di inganni..

  A008001538 

 Anzi vi sono molti che si rallegreranno con coloro che partecipano alle feste del Signore, mentre Dio si adira con loro, come fece con i figli d’Israele allorché, pensando di festeggiare Dio, ballavano e cantavano davanti al loro idolo: Dio ne fece morire molte migliaia (Es 32,7-28).


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000240 

 Difatti coloro che Dio comincia a introdurre in queste solitudini desolare sono simili ai figli d’Israele.

  A009000278 

 Vi si legge che, volendo Dio umiliare i figli d’Israele e insegnar loro a conoscere se stessi, ordinò che deponessero l’abito e gli ornamenti festivi, che ordinariamente indossavano nel deserto, dicendo loro: “D’ora in poi deponete gli ornamenti festivi e indossate abiti comuni da lavoro, perché conosciate il trattamento che meritate”.

  A009000445 

 I figli d’Israele, soltanto perché avevano conservato un unico affetto e ricordo della carne e del cibo d’Egitto ( Es 16,3), non potevano gustare il delicato pane degli angeli nel deserto, che era la manna e che, come dice la sacra Scrittura, si adattava al gusto di chi lo inghiottiva e si trasformava in ciò che ognuno desiderava ( Sap 16,21).


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000382 

 Non tutte le necessità e le richieste arrivano al punto d’essere esaudite da Dio; deve arrivare il tempo opportuno ed esse devono raggiungere il numero adeguato perché si possa dire che Dio le vede e le ascolta, come si legge nel libro dell’Esodo: solo dopo quattrocento anni che i figli d’Israele avevano sofferto nella schiavitù d’Egitto Dio disse a Mosè: Vidi afflictionem populi mei in Aegipto et clamorem eius audivi, ecc., et descendi liberare eum: Ho visto la sofferenza del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido… Sono sceso per liberarlo (Es 3,7-8).

  A010000750 

 Lo stesso dice la sposa del Cantico dei Cantici: En lectulum Salomonis sexaginta fortes ambiunt ex fortissimis Israel, uniuscuiusque ensis super femur suum propter timores nocturnos: Ecco la lettiga di Salomone: sessanta prodi le stanno intorno, tra i più valorosi d’Israele…Ognuno porta la spada al fianco contro i pericoli della notte (Ct 3,7-8)..


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000520 

 Infatti, come il sole che sorge colpisce la tua casa per entrare se gli apri la finestra, così Dio, che per custodire Israele che non dorme, neppure Egli dorme ( Sal 120,4), entrerà nell’anima vuota e la riempirà dei beni divini..

  A011000695 

 E così avviene che, quando noi siamo negligenti e addormentati davanti a Dio, ci sembra che Dio sia negligente e dimentico di noi, come si vede nel salmo dove David dice: Alzati, Signore, perché dormi? Alzati (43,23), attribuendo a Dio ciò che va attribuito agli uomini, poiché sono loro che dormono, mentre Colui che guarda Israele non dorme mai ( Sal 120,4)..





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