08.1-Giovanni della Croce - Il monte della perfezione o Monte Carmelo.html |
A007000007 |
Cominciando ora dal basso troviamo scritte verticalmente, da sinistra a destra, le seguenti norme, divise in quattro gruppi:. |
||||||||||
A007000045 |
A sinistra di chi guarda, verticalmente: Percorso dello spirito d’imperfezione del cielo: gloria, gioia, sapere, consolazione. |
||||||||||
A007000054 |
I sei né quello si riferiscono, come evidenza il tratto che parte da essi, ai cinque generi di beni del cielo enumerati nel percorso di sinistra e, inoltre, al cielo in quanto ingloba quanto segue.. |
||||||||||
A007000064 |
A sinistra, verticalmente: Quando ormai non lo voglio, lo possiedo senza volere.. |
||||||||||
A007000070 |
Da sinistra a destra seguendo l’arco: Pace, gioia, allegria, diletto, sapienza, giustizia, fortezza, carità, pietà.. |
||||||||||
A007000072 |
Nella metà superiore, a sinistra: Non mi dà gloria nulla.. |
08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000282 |
A tale proposito afferma Isaia: Declinabit ad dexteram, et esuriet; et comedet ad sinistram, et non saturabitur: Dilania a destra, ma è ancora affamato; mangia a sinistra, ma senza saziarsi (Is 9,19). |
||||||||
A008000282 |
Coloro, infatti, che non mortificano i loro appetiti, proprio quando si voltano vedono la sazietà, non a loro concessa, dello spirito di soavità di coloro che sono alla destra di Dio; quando, poi, corrono a sinistra, cioè si lasciano andare al piacere di qualche cosa creata, non si saziano affatto, perché mettono da parte l’unica cosa che può saziare e si nutrono di ciò che accresce la loro fame. |
||||||||
A008000308 |
Ora, se gli appetiti poterono tanto in un uomo che conosceva a fondo la distanza vigente tra il bene e il male, cosa non potranno fare contro la nostra ignoranza se non li mortifichiamo? Ebbene, come disse Dio a Giona parlando dei niniviti, noi non conosciamo la differenza tra la sinistra e la destra (Gio 4,11), e ad ogni istante confondiamo il male con il bene e il bene con il male: ecco cosa siamo capaci di fare da soli! Cosa avverrà, allora, se alla tenebra naturale si aggiungerà l’appetito? Accadrà ciò che dice Isaia: Palpavimus sicut caeci parietem, et quasi absque oculis attrectavimus: impegimus meridie, quasi in tenebris (Is 59,10). |
||||||||
A008000557 |
Tale è l’insegnamento che il Signore offrì a quei due discepoli che gli chiedevano di sedere alla sua destra e alla sua sinistra. |
||||||||
A008001414 |
È in questo senso spirituale che va inteso quanto dice il Signore a tale proposito: Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra (Mt 6,3), il che equivale a dire: non valutare con l’occhio terreno e carnale l’opera spirituale che fai. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000689 |
Al riguardo possiamo interpretare in senso spirituale quell’affermazione del Signore: Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra (Mt 6,3). |
||
A009000689 |
È come se dicesse: ciò che accade nella destra, cioè nella parte superiore e spirituale dell’anima, resti sconosciuto alla sinistra, cioè avvenga in modo che la parte inferiore della tua anima, che è quella sensitiva, lo ignori; tale comunicazione resti un segreto tra lo spirito e Dio.. |