02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html |
A002000013 |
La mia anima potrà così consolarsi di essere stata occasione per te di trovare in altre anime ciò che manca in essa. |
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A002000013 |
Mio Dio e dolcezza mia, solo per amor tuo la mia anima si è voluta occupare di queste parole di luce e amore. |
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A002000013 |
Tu, o Signore, più di tutte le altre operazioni dell’anima, ami il discernimento, la luce e l’amore; questi detti, quindi, procureranno discernimento a chi cammina, saranno luce ai suoi passi e l’infiammeranno d’amore lungo il percorso. |
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A002000020 |
La virtù e la forza dell’anima, infatti, crescono e si rafforzano nelle prove della pazienza.. |
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A002000023 |
L’anima virtuosa, ma sola e senza un maestro, è come un carbone acceso ma isolato; si spegnerà, anziché bruciare a poco a poco.. |
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A002000024 |
Tiene in poco conto la sua anima, perché si fida solo di sé.. |
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A002000034 |
L’anima che va a Dio, se nasconde in sé il più piccolo attaccamento alle cose del mondo, possiede un’impurità e un’imperfezione maggiore che se fosse sotto il peso di tutte le spiacevoli e moleste tentazioni o tenebre possibili, perché la sua volontà razionale non vuole acconsentirvi. |
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A002000035 |
L’anima che, malgrado l’aridità e le prove, si sottomette a ciò che detta la ragione, è più gradita a Dio di quella che, senza seguirla, fa tutte le sue cose con piacere.. |
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A002000040 |
La mosca che si posa sul miele, si impedisce di volare; così l’anima che vuole rimanere attaccata alla dolcezza dello spirito, ostacola la sua libertà e la sua contemplazione.. |
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A002000041 |
Non fermarti alle creature se vuoi conservare il volto di Dio limpido e semplice nella tua anima; anzi svuota e allontana completamente il tuo spirito dalle creature e camminerai nella luce divina, perché Dio non è simile ad esse.. |
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A002000042 |
E allora, cosa vuoi, cosa cerchi ancora, anima mia? Tuo è tutto questo ed è tutto per te. |
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A002000042 |
Preghiera dell’anima innamorata. |
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A002000044 |
L’anima innamorata è un’anima delicata, mite, umile e paziente.. |
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A002000045 |
L’anima dura s’indurisce nel suo amor proprio.. |
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A002000046 |
O buon Gesù, se nel tuo amore non addolcisci l’anima, questa rimarrà sempre nella sua naturale durezza.. |
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A002000064 |
Solo se purificherai la tua anima da ciò che possiede o desidera di estraneo, potrai comprendere spiritualmente le cose create; se di esse negherai il desiderio, gusterai la verità che esse racchiudono e comprenderai quanto v’è di certo in esse.. |
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A002000069 |
In questo modo l’amore di Dio è frequentemente in atto nell’anima pura e semplice.. |
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A002000070 |
Poiché Dio è inaccessibile, bada di non fermarti a ciò che le tue potenze possono comprendere e i tuoi sensi percepire, per non accontentarti del meno e non lasciare che la tua anima perda la sua facilità di andare a lui.. |
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A002000071 |
L’anima che non si libera dalle preoccupazioni e non sa rinunciare agli appetiti disordinati, cammina verso Dio come chi tira il carro su per una salita.. |
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A002000072 |
Dio non vuole che l’anima si turbi minimamente e soffra tormenti; se essa soffre nei casi avversi del mondo, ciò è dovuto alla debolezza della sua virtù, perché l’anima del perfetto si rallegra di ciò per cui soffre quella dell’imperfetto.. |
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A002000083 |
Prendi come tuo sposo e amico Dio che camminerà con te sempre, e non peccherai, ma saprai amare e troverai tutto ciò che è necessario alla prosperità della tua anima.. |
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A002000086 |
Ricordati che Dio regna solo nell’anima pacifica e disinteressata.. |
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A002000093 |
Se vuoi che nel tuo spirito nasca la devozione e cresca l’amore di Dio insieme al desiderio delle cose divine, libera la tua anima da ogni appetito, disordinato attaccamento e pretesa, in modo da non preoccuparti di nulla. |
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A002000094 |
A meno che non sia obbligato per dovere a occuparti di qualche altra cosa, sarai più gradito a Dio se saprai custodire e rendere perfetta la tua anima che se le ottenessi tutti i beni di questo mondo messi insieme; infatti qual vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? (Mt 16,26).. |
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A002000094 |
Se vuoi trovare la pace e la serenità dell’anima e servire davvero Dio, non ti accontentare di ciò che hai lasciato, perché forse trovi un impedimento nella via nuova che stai ora percorrendo, come o più di prima. |
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A002000104 |
Crocifissa interiormente ed esteriormente con Cristo, vivrà in questa vita con grande gioia della sua anima, salvandola con la sua perseveranza (cfr. Lc 21,19).. |
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A002000108 |
Sia contraria ad accettare nella sua anima cose senza sostanza spirituale, perché non le facciano perdere il gusto della devozione e il raccoglimento.. |
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A002000113 |
Si distacchi interiormente da tutte le cose e non trovi gusto in alcun bene temporale e riuscirà così a concentrare la sua anima sui beni che non conosce.. |
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A002000114 |
L’anima che cammina nell’amore non stanca altri e non si stanca.. |
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A002000115 |
Il povero che è nudo verrà vestito e l’anima che si spoglia dei suoi appetiti disordinati, dei suoi affetti e delle sue negligenze, sarà vestita da Dio con la sua purezza, il suo gusto e la sua volontà.. |
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A002000117 |
Questa parla sempre in un eterno silenzio e nel silenzio dev’essere ascoltata dall’anima (2S 22, 3-6).. |
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A002000120 |
Dio non guarda la grandezza dell’anima per innamorarsene, ma la grandezza della sua umiltà.. |
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A002000122 |
Così l’anima che esaminerà spesso i suoi pensieri, le sue parole e le sue azioni, che sono i suoi capelli, facendo tutto per amor di Dio, avrà capelli ben ravviati. |
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A002000126 |
La sapienza entra nell’anima mediante l’amore, il silenzio e la mortificazione. |
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A002000130 |
Qualsiasi appetito provoca cinque danni all’anima: la inquieta, la turba, la sporca, la indebolisce e la offusca (1S 6-10).. |
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A002000131 |
La perfezione non sta nelle virtù che l’anima pensa di avere, ma in quelle che nostro Signore vede nell’anima, che è uno scrigno sigillato; essa, quindi, non dev’essere presuntuosa, ma, per quanto la riguarda, stia con il petto a terra.. |
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A002000135 |
Ignorare le imperfezioni altrui, osservare il silenzio e l’unione continua con Dio libereranno l’anima da grandi imperfezioni e la renderanno padrona di grandi virtù.. |
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A002000136 |
Sono tre i segni del raccoglimento: il primo, se l’anima non è attratta dalle cose passeggere; il secondo, se ama la solitudine, il silenzio e attende solo a tutto ciò che è più perfetto; il terzo, se le cose che abitualmente le erano di aiuto, come le riflessioni, le meditazioni o atti di questo genere, ora la disturbano; l’anima, infatti, non ha altro sostegno nella preghiera che la fede, la speranza e la carità.. |
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A002000137 |
Se un’anima mostra maggior pazienza nel soffrire e più tolleranza nella privazione dei gusti, è segno che fa grandi progressi nella virtù.. |
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A002000138 |
Queste devono essere anche le caratteristiche dell’anima contemplativa, che deve tenersi al di sopra delle cose transitorie, comportandosi come se non esistessero, e dev’essere tanto amica della solitudine e del silenzio da non sopportare la compagnia di altre creature; deve protendere il becco al soffio dello Spirito Santo, corrispondendo alle sue ispirazioni, perché, così facendo, possa diventare più degna della sua compagnia; non deve avere un colore determinato, cioè non deve fissarsi in alcuna cosa, ma solo in ciò che è volontà di Dio; deve cantare soavemente nella contemplazione e nell’amore del suo Sposo.. |
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A002000141 |
E ora ti prego, o Signore, di non abbandonarmi mai nel mio raccoglimento, perché non so tenere raccolta la mia anima.. |
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A002000143 |
Il demonio teme l’anima unita a Dio tanto quanto Dio stesso (CA 15,3; CB 24,4).. |
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A002000145 |
L’anima che desidera che Dio le si conceda interamente, deve concedersi tutta, senza trattenere nulla per sé.. |
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A002000146 |
L’anima che vive nell’unione d’amore, non ne avverte neppure i primi movimenti.. |
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A002000150 |
Semplificarsi per cercare Dio: la luce che nelle cose di questo mondo serve per non cadere, nelle cose di Dio è il contrario, ragion per cui è meglio che l’anima non veda, così avrà maggiore sicurezza.. |
03-Giovanni della Croce - Cautele.html |
A003000020 |
L’anima che intende pervenire in breve tempo al santo raccoglimento, al silenzio interiore, alla nudità e alla povertà di spirito, dove si gode il dolce refrigerio dello Spirito Santo e si raggiunge l’unione con Dio, quest’anima che vuole liberarsi dagli impedimenti di ogni creatura di questo mondo, difendersi dalle astuzie e dagli inganni del demonio, nonché liberarsi da se stessa, deve praticare i seguenti consigli, considerando che tutti i danni che essa riceve derivano dai nemici già detti, cioè dal mondo, dal demonio e dalla carne.. |
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A003000024 |
Per vincere uno di questi nemici, occorre sconfiggerli tutti e tre; indebolito uno, si indeboliscono anche gli altri due; una volta vinti tutti e tre, l’anima non ha altre lotte da affrontare.. |
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A003000032 |
Se agirai così vivrai in sicurezza, altrimenti non riuscirai a liberarti dalle imperfezioni e dai danni che l’anima riceve dalle creature.. |
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A003000036 |
Non ti scandalizzare né ti meravigliare mai di cose che vedi o senti, cerca piuttosto di mantenere la tua anima al riparo di tutto questo.. |
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A003000036 |
Per non averla presa in considerazione, alcuni non solo hanno perso la pace e il bene della loro anima, ma sono caduti e continuano a cadere in gravi mali e peccati. |
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A003000038 |
Questo perché tu comprenda che, anche se vivessi tra demoni, Dio vuole che tu viva tra loro in modo da non volgere neppure il tuo stesso pensiero alle loro cose, che anzi devi trascurare completamente, preoccupandoti solo di portare la tua anima pura e intatta a Dio, senza che la disturbi il pensiero di questo o di quest’altro. |
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A003000038 |
Sei già molto preso quando permetti che la tua anima si distragga in cose di questo genere. |
04-Giovanni della Croce - Quattro consigli a un religioso.html |
A004000006 |
Anche se il mondo sprofondasse, non vi faccia caso e non ci pensi, se vuole mantenere la quiete dell’anima; ricordi la moglie di Lot, che diventò duro sasso per essersi voltata alle grida disperate di coloro che stavano morendo (cfr. Gn 19,26). |
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A004000006 |
Osservi tutto questo con molta decisione, perché solo così potrà evitare molti peccati e imperfezioni e conservare la pace e la quiete dell’anima, con molto profitto di fronte a Dio e agli uomini. |
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A004000010 |
Questo secondo avviso è assolutamente necessario perché il religioso possa osservare il suo stato di vita e trovare la vera umiltà, la pace dell’anima e la gioia nello Spirito Santo. |
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A004000010 |
Se non l’osserverà, non potrà essere buon religioso, né sapere perché è entrato in religione; non cercherà Cristo ma solo se stesso; non troverà la pace dell’anima, né cesserà di peccare e di turbarsi spesso. |
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A004000020 |
Tutto ciò è indispensabile per la solitudine interiore, onde evitare che l’anima si fermi su alcun pensiero che non sia rivolto a Dio e dimentichi tutte le cose che sono e passano in questa misera e breve vita. |
05-Giovanni della Croce - Gradi di perfezione.html |
A005000006 |
Per nessuna occupazione di questo mondo trascuri l’orazione mentale che è nutrimento dell’anima.. |
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A005000010 |
Non manchi mai all’orazione e quando proverà aridità e difficoltà, perseveri ugualmente in essa, perché spesso Dio vuole vedere ciò che ha nell’anima e questo non si prova nelle cose facili e piacevoli.. |
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A005000015 |
Anche se le cose che deve fare per il suo ufficio le riescono difficili e sgradite, non si perda d’animo, perché non sarà sempre così; Dio, che prova l’anima facendole sentire fatica nel precetto (cfr. Sal 93 [94], 19.22 Volg.), in breve gliene farà provare il bene e il profitto.. |
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A005000017 |
Ricordi sempre di essere venuto solo per essere santo e non tolleri quindi che nella sua anima regni qualcosa che non conduca alla santità.. |
06-Giovanni della Croce - Censura e parere.html |
A006000005 |
Al tocco di questa corda si rivelerà la dolcezza che tante grazie hanno generato in quell’anima; le prove devono essere serie, perché non c’è demonio che non sopporti qualcosa per salvare il suo onore.. |
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A006000005 |
Il comportamento affettivo di quest’anima sembra avere cinque difetti, così da non poterla ritenere animata da autentico spirito. |
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A006000005 |
Il secondo è che dimostra troppa sicurezza e poco timore di sbagliare interiormente, mentre lo spirito di Dio non ne è mai privo, al fine di custodire l’anima dal male, come dice il Saggio. |
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A006000005 |
Questi, infatti, non appaiono nell’anima – quando le grazie sono, come essa pensa, vere – senza che venga prima lavorata e annientata attraverso un interiore abbattimento di umiltà. |
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A006000005 |
Se la sua anima presentasse questi effetti, lei non esiterebbe a manifestarli nel suo scritto, perché la prima cosa che l’anima vuole descrivere e valutare sono gli effetti dell’umiltà, che a motivo della loro evidenza non può certo dissimulare. |
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A006000005 |
Sebbene non tutte le ispirazioni che vengono da Dio siano degne di rilievo, tuttavia queste, che essa chiama unione, non mancano mai di tali effetti: Quoniam antequam exaltetur anima humiliatur: Prima di essere esaltato, il cuore dell’uomo è umiliato (Pro 18,12 Volg.), e: Bonum mihi quia humiliasti me: Bene per me se sono stato umiliato ( Sal 118 [119],71). |
08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000010 |
Ove viene spiegata la natura di questa notte oscura che l’anima afferma di aver attraversato prima dell’unione con Dio.. |
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A008000012 |
Ove si spiega quanto sia necessario all’anima attraversare realmente questa notte oscura, che consiste nella mortificazione dei sensi, al fine d’incamminarsi verso l’unione con Dio.. |
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A008000013 |
Ove si continua a parlare dello stesso argomento, dimostrando con prove e immagini della sacra Scrittura quanto sia necessario all’anima andare a Dio attraverso questa notte oscura della mortificazione delle passioni.. |
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A008000014 |
Ove si parla dei due principali danni, uno privativo e l’altro positivo, causati all’anima dagli appetiti.. |
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A008000015 |
Ove si mostra come l’anima sia tormentata dagli appetiti. |
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A008000016 |
Ove si mostra come gli appetiti oscurano e accecano l’anima.. |
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A008000017 |
Ove si tratta del modo con cui gli appetiti sporcano l’anima. |
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A008000018 |
Ove si mostra come gli appetiti intiepidiscano e indeboliscano l’anima nell’esercizio della virtù.. |
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A008000019 |
Ove si prova quanto sia necessario all’anima, per raggiungere l’unione divina, liberarsi da tutti gli appetiti, anche se minimi.. |
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A008000020 |
Ove si risponde a un’altra domanda, dicendo quali sono gli appetiti sufficienti a provocare nell’anima i suddetti danni.. |
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A008000021 |
Ove si tratta del comportamento che l’anima deve seguire per entrare in questa notte dei sensi.. |
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A008000027 |
Ove si dimostra con argomenti, autorità e figure della sacra Scrittura come la fede sia una notte oscura per l’anima.. |
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A008000028 |
Ove si dice, in maniera generale, come l’anima, per quanto dipende da essa, debba starsene al buio per essere ben guidata dalla fede sino ai vertici della contemplazione.. |
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A008000029 |
Ove si spiega con un paragone in che cosa consiste l’unione dell’anima con Dio.. |
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A008000030 |
Ove si spiega come le tre virtù teologali abbiano il compito di perfezionare le tre potenze dell’anima, producendo in esse il vuoto e le tenebre.. |
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A008000033 |
Ove si prova come la fede sia per l’intelletto il mezzo immediato e adeguato che conduce l’anima all’unione divina d’amore. |
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A008000035 |
Ove si parla dell’impedimento e del danno provenienti dalle conoscenze che l’intelletto può ricevere soprannaturalmente attraverso i sensi corporali esterni, e come l’anima deve comportarsi nei loro confronti. |
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A008000038 |
Ove si dimostra la convenienza di questi segni, spiegando quanto sia necessario per l’anima saperli riconoscere al fine di progredire.. |
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A008000040 |
Si afferma che non possono essere per l’anima un mezzo immediato per l’unione con Dio.. |
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A008000041 |
Ove si spiegano il fine e il modo in cui Dio comunica all’anima i beni spirituali tramite i sensi, e si risponde al dubbio esposto sopra.. |
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A008000050 |
Vengono divise in due categorie e si spiega come l’anima deve comportarsi nei loro confronti.. |
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A008000056 |
Ove si parla delle conoscenze che l’intelletto riceve dai sentimenti interiori prodotti per via soprannaturale nell’anima. |
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A008000056 |
Si espone la causa e il comportamento che l’anima deve assumere per non incontrare in esse un ostacolo all’unione con Dio.. |
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A008000059 |
Ove si parla delle conoscenze naturali della memoria e si dice che l’anima deve distaccarsene perché possa unirsi a Dio per mezzo di questa facoltà.. |
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A008000060 |
Ove si tratta di tre specie di danni causati all’anima se non fa la notte dentro di sé, rifiutando le conoscenze e le considerazioni della memoria. |
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A008000061 |
Ove si parla del secondo danno che può venire all’anima da parte del demonio attraverso le conoscenze naturali della memoria.. |
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A008000062 |
Ove si parla del terzo danno causato all’anima dalle conoscenze naturali particolari delle memoria.. |
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A008000063 |
Ove si parla dei vantaggi che l’anima trova nell’oblio e nel rifiuto di tutti i pensieri e le conoscenze, che le possono venire naturalmente dalla memoria.. |
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A008000065 |
Ove si enumerano i danni che le conoscenze di cose soprannaturali possono causare all’anima se si ferma a considerarle. |
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A008000067 |
Ove si parla del terzo danno causato all’anima dal demonio per mezzo delle conoscenze immaginarie della memoria.. |
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A008000068 |
Ove si parla del quarto danno che le conoscenze soprannaturali particolari della memoria possono causare all’anima. |
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A008000069 |
Ove si parla del quinto danno causato all’anima dalle forme e conoscenze immaginarie soprannaturali. |
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A008000070 |
Ove si parla dei benefici che l’anima ottiene nell’allontanare da sé le conoscenze immaginarie. |
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A008000076 |
Ove si parla dei danno che può subire l’anima quando ripone la sua gioia nei beni temporali.. |
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A008000077 |
Ove si parla dei vantaggi che si procura l’anima rinunciando alla gioia dei beni temporali.. |
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A008000079 |
Ove si parla dei danni causati all’anima che ripone la gioia della volontà nei beni naturali.. |
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A008000080 |
Ove si parla dei vantaggi che l’anima ricava dal non riporre la gioia nei beni naturali.. |
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A008000082 |
Ove si tratta dei danni che l’anima riceve quando vuole riporre la gioia della sua volontà nei beni sensibili.. |
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A008000083 |
Ove si parla dei vantaggi spirituali e temporali che l’anima ottiene quando rinuncia alla gioia derivante dalle cose sensibili.. |
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A008000086 |
Ove si parla dei vantaggi che l’anima ottiene quando rifiuta di godere dei beni morali.. |
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A008000088 |
Ove si parla dei danni che riceve l’anima quando ripone la gioia della volontà in questo genere di beni.. |
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A008000104 |
Ove si tratta della prima affezione della volontà e si dice che nulla di quello che tocca l’appetito può essere mezzo proporzionato perché l’anima si unisca a Dio secondo la volontà.. |
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A008000111 |
In queste viene indicato il modo per salire fino alla cima del “Monte”, raffigurante quel sublime stato di perfezione che qui chiamo unione dell’anima con Dio. |
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A008000114 |
Ivi l’anima canta la felice sorte che ebbe nel passare attraverso la notte oscura della fede per arrivare, spoglia e purificata, all’unione con l’Amato.. |
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A008000166 |
Per poter spiegare e far comprendere questa notte oscura, attraverso cui l’anima deve passare per giungere alla luce divina della perfetta unione con Dio, per quanto possibile in questa vita, occorrerebbero una scienza e un’esperienza superiori alla mia. |
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A008000172 |
In simili circostanze, perciò, è duro e penoso per un’anima non comprendere se stessa né trovare chi la capisca. |
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A008000174 |
Così si raddoppiano le sofferenze di quella povera anima. |
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A008000174 |
Se, invece, trova qualcuno che la conferma in questa sua convinzione, dicendole che è colpa sua, la pena e l’angoscia di quell’anima cresceranno a dismisura fino a superare le sofferenze della morte. |
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A008000176 |
Indicherò, altresì, al confessore l’atteggiamento da assumere nei confronti di quest’anima, offrendogli degli indizi per discernere se si tratta di purificazione dell’anima e, in caso affermativo, se purificazione dei sensi o dello spirito, che è la notte oscura di cui si parla. |
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A008000180 |
Trattandosi della dottrina della notte oscura, attraverso la quale l’anima deve andare a Dio, il lettore non si meravigli di trovarla alquanto… oscura. |
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A008000192 |
In questa prima strofa l’anima canta la felice e fortunata sorte che ha avuto di potersi liberare dai beni esteriori, dalle passioni e dalle imperfezioni che risiedono nella parte sensitiva dell’uomo a causa del disordine esistente nella ragione. |
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A008000192 |
Per comprendere ciò, occorre sapere che l’anima, per arrivare allo stato di perfezione, deve ordinariamente passare prima attraverso due forme principali di notti, che gli autori spirituali chiamano via purgativa o purificazione dell’anima. |
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A008000192 |
Qui le chiamo notti perché l’anima, sia nell’una che nell’altra, cammina al buio, come di notte.. |
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A008000194 |
La seconda notte riguarda la parte spirituale, di cui parla la seconda strofa; del ruolo attivo dell’anima parlerò nei libri II e III, mentre del ruolo passivo nel libro quarto.. |
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A008000201 |
Ecco, in breve, ciò che l’anima intende dire in questa strofa. |
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A008000201 |
L’anima, infatti, non si libera dalle pene e dalle anguste strettoie delle passioni fino a quando non vengano smorzate e addormentate. |
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A008000201 |
Per questo motivo l’anima afferma di essere uscita, stando la sua casa al sonno abbandonata, mentre la casa, cioè la sua parte sensitiva, era addormentata e assopite erano le sue passioni, tanto da non essere più disturbata da loro. |
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A008000201 |
Tutto questo è stato per l’anima una sorte fortunata: uscire senza esser notata, cioè senza che alcuna passione della sua carne o di altro genere glielo abbia impedito. |
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A008000203 |
È stata per l’anima una sorte fortunata l’essere posta da Dio in questa notte, da cui le è venuto tanto bene e nella quale essa non sarebbe potuta entrare, perché nessuna persona riesce da sola a liberarsi da tutti gli appetiti per giungere a Dio.. |
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A008000211 |
Il primo è desunto dal punto di partenza dell’anima, perché essa deve privarsi del godimento di tutte le cose temporali che possedeva, rinunciando ad esse. |
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A008000211 |
Il secondo è dato dal mezzo che s’impiega o dal cammino attraverso cui l’anima deve passare per giungere all’unione divina, cioè la fede, che è oscura all’intelligenza come la notte. |
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A008000211 |
Il terzo deriva dalla meta verso cui si tende, cioè Dio, che è certamente notte oscura per l’anima in questa vita. |
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A008000211 |
Possiamo chiamare notte questo passaggio dell’anima verso l’unione con Dio per tre motivi. |
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A008000211 |
Queste tre notti devono passare attraverso l’anima o, per meglio dire, l’anima deve attraversare queste notti per attingere l’unione con Dio.. |
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A008000213 |
Mediante tale purificazione si mette in fuga il demonio, che ha potere sull’anima per via dell’attaccamento alle cose corporali e terrene.. |
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A008000215 |
Ciò vuol dire che l’anima passando attraverso la prima notte, cioè privandosi di tutti gli oggetti che stimolano i sensi, entra subito nella seconda notte, ove rimane nella solitudine della fede. |
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A008000217 |
A questo punto si verifica la trasformazione dell’anima in Dio attraverso l’amore.. |
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A008000217 |
Questi, con il favore della seconda notte, rappresentata dalla fede, comincia a comunicarsi all’anima così segretamente e intimamente da generare in essa un’altra notte, perché tale comunicazione è molto più oscura delle altre, come dirò presto. |
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A008000217 |
Trascorsa questa terza notte, cioè realizzata la comunicazione di Dio allo spirito, che di solito avviene quando l’anima è immersa in tenebre profonde, segue immediatamente l’unione con lo Sposo, cioè con la Sapienza di Dio. |
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A008000222 |
Come la notte naturale non è che privazione della luce, e con questa la visibilità di tutti gli oggetti, ragion per cui la vista resta al buio e senza immagini, così la mortificazione degli appetiti si può dire notte per l’anima. |
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A008000222 |
Infatti, essendo l’anima privata del gusto sensibile, rimane al buio e priva d’ogni cosa. |
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A008000222 |
Parimenti accade all’anima che, servendosi degli appetiti s’impossessa e si appaga di quelle cose che può godere secondo le sue capacità. |
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A008000222 |
Se invece questo gusto è spento, o per meglio dire, mortificato, l’anima cessa di pascersi del piacere di tutte le cose e, per quanto riguarda l’appetito, resta al buio e priva d’ogni cosa.. |
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A008000224 |
Se l’anima si priva del godimento di tutto ciò che può soddisfare il senso dell’udito, resta al buio e privo d’ogni cosa relativamente a questa potenza. |
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A008000224 |
Si può, dunque, affermare che l’anima che ha rinunciato e allontanato da sé il gusto di tutte le cose, mortificando in ciò i suoi appetiti, è come se fosse immersa nella notte, al buio, completamente vuota rispetto a tutte le cose.. |
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A008000226 |
Così l’anima non conosce nulla se non ciò che le viene comunicato attraverso i sensi, che sono come le finestre del suo carcere.. |
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A008000226 |
Questo si spiega perché, come dicono i filosofi, quando Dio unisce l’anima al corpo, essa è come una tabula rasa e liscia sulla quale non è dipinto nulla; e se si escludono le conoscenze che essa va gradualmente acquisendo attraverso i sensi, nulla le viene comunicato naturalmente per altra via. |
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A008000228 |
Non i beni di questo mondo occupano e danneggiano l’anima – infatti non vi penetrano dentro – ma solo l’attaccamento a tali beni e il desiderio che essa ha nei loro confronti.. |
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A008000228 |
Per questo motivo chiamo tale povertà interiore notte per l’anima, perché qui non parlo della semplice privazione dei beni temporali, che di per sé non spoglia l’anima se questa continua a desiderarli; ma parlo della rinuncia al piacere e al desiderio di essi, che sola ne rende l’anima libera e vuota, anche quando il possedesse realmente. |
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A008000228 |
Posso, perciò, ben affermare che l’anima rimane vuota e al buio se disprezza e rinuncia a ciò che può percepire tramite i sensi, perché, da quanto ho detto, risulta che per sua natura essa può ricevere luce solo dalle suddette fonti. |
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A008000228 |
Se, invece, fosse stato povero di fatto, senza esserlo con la volontà, non lo sarebbe stato per davvero, perché la sua anima sarebbe stata ricca e piena di desideri. |
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A008000230 |
Esso è uno dei momenti, di cui ho già parlato, attraverso cui l’anima deve passare per giungere all’unione con Dio. |
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A008000230 |
Ora parlerò di quanto sia conveniente all’anima uscire dalla sua casa in questa notte oscura dei sensi, per avviarsi all’unione con Dio.. |
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A008000230 |
Questo primo aspetto della notte, come dirò più avanti, riguarda la parte sensitiva dell’anima. |
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A008000234 |
Fino a quando l’anima ne è avvolta, non potrà essere illuminata e posseduta dalla pura e semplice luce di Dio. |
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A008000234 |
Per attingere l’unione con Dio è necessario che l’anima passi attraverso questa notte oscura, cioè attraverso la mortificazione degli appetiti e la rinuncia a tutti i piaceri derivanti dai beni sensibili, per il seguente motivo: tutte le affezioni che nutre per le creature sono tenebre fitte dinanzi a Dio. |
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A008000236 |
Ne segue che la luce della divina unione non può stabilirsi in un’anima, se prima questa non si libera da tutte le sue affezioni.. |
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A008000238 |
Così, quando l’anima ama qualcosa al di fuori di Dio, si rende incapace della pure unione con Dio e della trasformazione in lui. |
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A008000238 |
Di conseguenza si può affermare che, se tutte le cose create sono un nulla e l’affezione che l’anima nutre per esse è meno di nulla, esse costituiscono un ostacolo e non permettono la nostra trasformazione in Dio. |
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A008000238 |
Per provare meglio quanto ho detto, occorre ricordare che l’affezione e l’attaccamento che l’anima nutre per le creature la rendono simile a queste, e quanto più grande è l’affezione tanto più essa è resa uguale e simile, perché l’amore crea somiglianza tra chi ama e l’oggetto amato. |
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A008000238 |
Pertanto, come chi è avvolto dalle tenebre non può accogliere la luce, così non può accogliere Dio l’anima che ripone la sua affezione nelle cose create; finché non se ne sarà distaccata, non potrà possederlo quaggiù per trasformazione pura d’amore, né lassù mediante la visione beatifica. |
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A008000240 |
Così, l’anima, che è attaccata alla bellezza di qualsiasi creatura, è estremamente brutta dinanzi a Dio. |
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A008000240 |
In nessun modo, quindi, quest’anima potrà unirsi all’essere infinito di Dio, poiché il non essere non può stare assieme all’essere. |
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A008000240 |
L’anima, quindi, che ripone il suo affetti nei beni di questo mondo, è sommamente cattiva di fronte a Dio. |
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A008000240 |
Perciò anche l’anima che ripone in esse il suo affetto, di fronte a Dio è nulla e meno di nulla, perché, come ho detto, l’amore non solo crea uguaglianza e somiglianza, ma colloca colui che ama al di sotto dell’oggetto amato. |
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A008000240 |
Perciò l’anima che si affezione alle grazie e alle gentilezze delle creature è estremamente grossolana e scortese; non potrà, quindi, essere capace della grazia e delle bellezza infinita di Dio, perché chi è senza grazia è infinitamente distante da Colui che è la stessa grazia. |
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A008000240 |
Pertanto quest’anima che è brutta non potrà trasformarsi nella bellezza divina, dal momento che la bruttezza non può stare assieme alla bellezza. |
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A008000240 |
Pertanto, come la malizia non può contenere la bontà, così quell’anima non potrà unirsi a Dio somma bontà. |
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A008000242 |
L’anima, quindi, per arrivare a possedere la sapienza di Dio, deve passare attraverso il non sapere e non attraverso il sapere.. |
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A008000244 |
L’anima, quindi non potrà pervenire alla vera libertà di spirito, raggiungibile nell’unione divina, perché la schiavitù è assolutamente incompatibile con la libertà; quest’ultima, a sua volta, non può abitare in un cuore libero, come quello del figlio. |
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A008000244 |
Perciò l’anima che si attacca agli onori o ad altre cose del genere e che cerca libertà per le sue affezioni, è da Dio considerata e trattata non come figlia, ma come persona infima, prigioniera delle sue passioni. |
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A008000246 |
L’anima che le ama e le possiede è estremamente povera e miserabile di fronte a Dio. |
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A008000254 |
In realtà, finché l’anima non se ne libererà, non potrà accogliere questo spirito di Dio e raggiungere la pura trasformazione in lui.. |
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A008000254 |
È, dunque, estrema ignoranza da parte dell’anima credersi capace di giungere a questo sublime stato di unione con Dio, senza essersi prima distaccata dalla cupidigia dei beni naturali e soprannaturali che le possono essere di ostacolo, come dirò più avanti; vi è, infatti, una distanza infinita fra questi beni e ciò che viene concesso in questo stato di pura trasformazione in Dio. |
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A008000256 |
Perciò l’anima che cerca altri gusti estranei e se ne pasce, non soltanto non è in grado di assaporare lo spirito di Dio, ma rattrista molto la Maestà divina, poiché pretende l’alimento spirituale senza accontentarsi di Dio solo, ma vuole, al tempo stesso, mescolarvi la cupidigia e l’affezione per altre cose. |
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A008000256 |
Questo ci fa capire che l’anima deve prima rinunciare a tutti i beni creati se vuole attingere l’unione divina, perché questo cibo degli angeli non è adatto al palato di chi vuol gustare quello degli uomini. |
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A008000260 |
Ora, non essendoci alcuna cosa che possa essere uguagliata a Dio, l’anima che, insieme a lui, ama o si attacca a qualche creatura, gli reca grave offesa. |
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A008000260 |
Se dunque è così, cosa accadrebbe se l’anima amasse qualcosa più di Dio?. |
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A008000262 |
Così, l’anima tanto più speditamente giungerà alla meta, quanto più si sarà affrettata a praticare questo distacco. |
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A008000262 |
Fino a quando l’anima non l’avrà conseguito, non raggiungerà la meta, sebbene pratichi molte altre virtù; e queste le può acquistare in modo perfetto solo se è vuota, nuda e purificata da ogni appetito. |
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A008000262 |
Per mezzo di tale ordine Dio voleva significare che l’anima che deve salire il “Monte della perfezione” per comunicare con lui, non solo deve rinunciare e lasciare in basso tutte le cose create, ma non deve nemmeno permettere che gli appetiti, rappresentati dalle bestie, pascolino davanti a questo “Monte”, nel godimento di cose che non sono Dio. |
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A008000264 |
Così il modo di operare dell’anima non sarà più umano, ma divino. |
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A008000264 |
Da tutto ciò possiamo comprendere che l’anima, per essere un altare degno di Dio, non deve trovarsi priva dell’amore di Dio, né tanto meno deve permettere che a questo si mescoli un amore profano.. |
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A008000264 |
Egli voleva far capire all’anima che la vuole libera da tutte le cose create, per essere degno altare di sua Maestà. |
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A008000264 |
Egli, infatti, infonderà nell’anima un nuovo modo di conoscere e di amare Dio com’è in se stesso, facendole accantonare il modo di conoscere dell’uomo vecchio, dopo aver liberato la volontà da tutti gli antichi affetti e seduzioni umane. |
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A008000264 |
Egli, inoltre, stabilirà l’anima in nuove conoscenze, perché ormai sono state bandite le altre conoscenze e i ricordi del passato. |
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A008000264 |
Ivi l’anima serve solo da altare, dove Dio viene adorato in pura lode e amore e dove egli abita solo. |
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A008000264 |
Queste tre condizioni ci permettono di comprendere ciò che ogni anima, che vuole salire questo “Monte”, deve compiere per fare di sé un altare sul quale offrire a Dio un sacrificio di amore puro, di lode e di profonda adorazione. |
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A008000266 |
Difatti l’anima che non desidera altro che osservare perfettamente la legge del Signore e portare la croce di Cristo, sarà l’arca vera, quella che racchiude in sé la vera manna, cioè Dio, quando avrà impressi in sé perfettamente questa legge e questo legno, senza affezione per nessun’altra cosa.. |
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A008000270 |
Ho mostrato come i nostri appetiti provochino nell’anima due danni principali. |
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A008000270 |
Parlando, in primo luogo, di quello privativo, è chiaro che, per lo stesso motivo per cui l’anima si affeziona a qualsiasi bene creato, quanto più quell’appetito è radicato in essa, tanto meno è capace di unirsi a Dio. |
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A008000272 |
Pertanto, come nell’ordine naturale delle cose non si può introdurre una forma senza aver prima espulso dal soggetto la forma contraria, preesistente, la cui presenza è d’impedimento all’altra, perché ad essa opposta, così l’anima, finché è soggetta alle attrattive del senso, non può accogliere il puro spirito di Dio. |
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A008000274 |
Ora, che relazione c’è tra la fame causata da tutte le cose create e la sazietà prodotta dallo spirito di Dio? Ma questa sazietà increata non può entrare nell’anima se prima non viene cacciata via l’altra; come ho detto, infatti, non possono coesistere due contrari nello stesso soggetto, in questo caso la fame e la sazietà.. |
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A008000276 |
Avendone già parlato a lungo più sopra, basti questo circa il primo danno principale prodotto nell’anima dagli appetiti, che consiste nel resistere allo spirito di Dio.. |
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A008000276 |
Da quanto detto si può notare come Dio fa più, per così dire, per purificare e liberare un’ |