02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html |
A002000139 |
Le abitudini delle imperfezioni volontarie che non si finisce mai di vincere, impediscono non solo l’unione divina, ma altresì il raggiungimento della perfezione; per esempio, l’abitudine di parlare molto, qualche piccolo attaccamento non vinto alle persone, ai vestiti, alla cella, a un libro, a un determinato cibo, a certe conversazioni, a piccole soddisfazioni nel voler gustare le cose, nel sapere, nell’ascoltare e in altre cose simili (1S 11, 3-4).. |
08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000170 |
In questo modo impediscono ad esse di procedere o le costringono a camminare a piccoli passi.. |
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A008000302 |
Questi sono per l’anima come la cateratta o la pagliuzza negli occhi: impediscono di vedere finché non vengono tolte.. |
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A008000304 |
Quando gli appetiti dell’anima sono ancora vivi e impediscono di comprendere Dio, vengono da lui distrutti in questa vita o nell’altra, con il castigo e la correzione, che avverrà attraverso la purificazione. |
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A008000340 |
Anche se non sono del tutto mortificati, non impediscono all’anima di giungere all’unione divina. |
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A008000340 |
Mi riferisco agli appetiti volontari, perché quelli naturali impediscono poco o nulla l’unione con Dio, purché non sia dato loro il consenso o non vadano oltre i limiti di moti spontanei. |
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A008000342 |
Le abitudini imperfette volontarie, se non vengono mai vinte, non solo impediscono l’unione, ma a lungo andare anche il progresso nella perfezione.. |
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A008000745 |
Ma a questo punto sorge un dubbio: se è vero che Dio concede all’anima visioni soprannaturali non perché essa le desideri, vi si attacchi o le apprezzi, allora per quale altra ragione gliele concede? Infatti l’anima, con simili comunicazioni, può cadere in molti errori e pericoli o perlomeno negli inconvenienti descritti che le impediscono di progredire. |
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A008000779 |
Ma oltre a questi danni e al fatto che tali anime non crescono nella fede se non si liberano da tali pensieri, vi sono altri danni, in tale comportamento, più sottili e più odiosi agli occhi di Dio, sebbene non così palpabili ed evidenti come i primi, perché impediscono all’anima di conseguire il perfetto spogliamento di sé. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000322 |
Infatti sono gli appetiti e i vani piaceri che con i loro legami imprigionano l’anima e le impediscono di uscire da sé e di attingere nella libertà l’amore di Dio; ma privati dei legami, di cui sopra, essi non possono combattere l’anima.. |
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A009000737 |
Ormai è libera da tutti gli ostacoli, forme, figure o conoscenze naturali che abitualmente le impediscono l’unione con l’essere eterno di Dio.. |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000409 |
Ne segue che non solo i beni terreni e i piaceri corporali impediscono e ostacolano il cammino verso Dio, ma anche le consolazioni e i conforti spirituali, se posseduti o cercati con attaccamento, impediscono di seguire la via della croce dello Sposo Cristo. |
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A010000409 |
Sia gli uni che gli altri occupano il cuore e impediscono lo spogliamento spirituale richiesto per camminare direttamente nella via di Cristo, se l’anima dovesse soffermarvisi od occuparsene. |
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A010000635 |
Per questo, tali rapimenti e voli privano il corpo dei suoi sensi, come pure gli impediscono di sperimentare grandi sofferenze. |
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A010001006 |
Ordinariamente essi impediscono all’anima di cogliere il fiore della pace, della quiete e della dolcezza interiore, proprio nel momento in cui lo sta gustando nelle sue virtù, insieme all’Amato. |
11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html |
A011000185 |
Il velo impedisce questa grande opera; perché è semplice giungere a Dio togliendo gli impedimenti e squarciando i veli che impediscono l’unione fra l’anima e Dio. |
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A011000608 |
In questo modo l’appetito e i gusti sensibili impediscono la conoscenza delle cose più sublimi, come spiega perfettamente il Savio con le parole: L’inganno della vanità oscura i beni, e l’incostanza della concupiscenza sconvolge il senso senza malizia ( Sap 4,12), cioè il retto giudizio.. |