11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html |
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E anche se è vero che sia le une che le altre si riferiscono al medesimo stato di trasformazione, che in quanto tale non può essere superato, tuttavia tale stato può col tempo e con l’esercizio qualificarsi e sostanziarsi sempre più nell’amore; proprio come accade al legno in cui sia penetrato il fuoco: benché questo lo trasformi in sé e sia con lui unito, tuttavia, man mano che la fiamma cresce e il tempo passa, il legno diventa molto più rovente e infiammato fino a generare scintille e vampe.. |
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Infatti, in questo stato, Dio le permette di vedere la sua bellezza e si fa garante dei doni e delle virtù che le ha dato, perché tutto si trasformi in amore e lode, senza ombra di presunzione e vanità, non avendo già più lievito di imperfezione che possa corrompere la massa (1Cor 5,6; Gal 5,9); e siccome vede che solo le manca di strappare questo misero velo che è la vita naturale, nella quale sente irretita, presa e limitata la sua libertà, con desiderio di sentirsi liberata e unita con Cristo (Fil 1,23), sembrandole peccato che una vita tanto bassa e meschina gliene precluda un’altra così alta e forte, chiede che si rompa, e così dice: squarcia il velo di questo dolce incontro.. |