08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000262 |
Ivi si legge che il patriarca Giacobbe volle salire sul monte Betel per edificare un altare a Dio e offrirgli un sacrificio. |
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A008000328 |
Per questo il patriarca Giacobbe paragonò il figlio Ruben all’acqua versata, perché, nel commettere un certo peccato, aveva lasciato libero corso ai suoi appetiti: Ti sei versato come l’acqua e non crescerai (Gn 49,4), come se volesse dirgli: poiché ti sei disperso come l’acqua, seguendo i tuoi appetiti, non crescerai nella virtù. |
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A008000797 |
Ego descendam tecum illuc… Et inde adducam te revertentem: Giacobbe, Giacobbe, non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te un grande popolo. |
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A008000797 |
Sappiamo, infatti, che il santo vecchio Giacobbe morì in Egitto (Gn 49,32), da dove, quindi, non uscì vivo. |
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A008000797 |
Un fatto simile capitò a suo nipote Giacobbe, al tempo in cui il figlio di costui, Giuseppe, lo fece scendere in Egitto a causa della fame che attanagliava i cananei. |
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A008000797 |
È chiaro, quindi, che chiunque avesse saputo di questa promessa fatta da Dio a Giacobbe si sarebbe potuto convincere che Giacobbe, com’era entrato personalmente vivo in Egitto per ordine e con l’aiuto di Dio, così certamente ne sarebbe dovuto uscire vivo, in persona, perché Dio gli aveva promesso il ritorno e il suo aiuto per realizzarlo; ma si sarebbe sbagliato e stupito vedendo lui morire in Egitto e la promessa rimanere irrealizzata. |
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A008001015 |
Si può, quindi, dire che la voce è di Giacobbe, ma le mani sono di Esaù (Gn 27,22). |
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A008001504 |
Il primo uscì di casa imprecando contro coloro che glieli avevano portati via; il secondo, dopo aver corso per molto tempo ed essersi adirato a causa degli idoli, mise a soqquadro la tenda di Giacobbe per ritrovarli (Gdc 18,24; Gn 31,34).. |
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A008001572 |
Anche Giacobbe contrassegnò il luogo dove gli era apparso Dio in cima alla scala, elevandovi un pietra cosparsa di olio (Gn 28,13-18). |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000535 |
È un amore simile a quello di Rachele che desiderava avere dei figli e diceva a Giacobbe: Dammi dei figli, se no io muoio! ( Gn 30,1).. |
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A009000621 |
La Scrittura dice che questo sogno avvenne di notte, mentre Giacobbe dormiva, per farci comprendere quanto segreta e diversa da ciò che l’uomo può immaginare sia questa via o ascesa che conduce a Dio. |
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A009000621 |
Questa scala di contemplazione che, come ho detto, discende da Dio, è raffigurata dalla scala che Giacobbe vide in sogno e per la quale salivano e scendevano gli angeli da Dio verso l’uomo e dall’uomo verso Dio, che stava all’estremità di detta scala ( Gn 28,12). |
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A009000631 |
Anche Giacobbe, dopo aver servito per sette anni, ritenne poca cosa servire per altri sette ancora, tanto era il suo amore per Rachele ( Gn 29,20). |
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A009000631 |
Se in Giacobbe l’amore per una creatura poté tanto, che cosa non potrà l’amore per il Creatore quando si impadronisce dell’anima in questo terzo grado? Per il grande amore che nutre per Dio, l’anima soffre pene profonde vedendo il poco che fa per il suo Signore; se potesse immolarsi mille volte per lui, ne sarebbe contenta. |
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A009000635 |
Tale amore spinse Rachele, desiderosa di avere figli, a dire a Giacobbe: Dammi dei figli, se no io muoio! ( Gn 30,1). |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000507 |
Se ne parla nella Genesi, dove la Scrittura dice che era tale il desiderio che Rachele aveva di concepire, da dire al suo sposo Giacobbe: Da mihi liberos, alioquin moriar: Dammi dei figli, se no io muoio! (Gn 6,8.9 Volg.). |
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A010000991 |
Questo anche lascia capire Dio quando, rivolgendosi al suo amico Giacobbe, tramite Isaia dice: Ex quo honorabilis factus es in oculis meis, et gloriosus, ego dilexi te: Dopo che sei divenuto degno d’onore ai miei occhi e glorioso, io ti ho amato (Is 43,4 Volg.). |