Parola «Riflessi» [ Frequenza = 11 ]


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000481 

 In termini più chiari ciò vuol dire: il giorno, che è Dio nella sua beatitudine, ove è come il giorno per gli angeli e i santi che a loro volta sono giorno per i riflessi divini, pronuncia e comunica la Parola, il suo Figlio, perché lo conoscano e lo godano.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000138 

 se in questi tuoi riflessi inargentati.

  A010000601 

 Se in questi tuoi riflessi inargentati..

  A010000603 

 Chiama riflessi inargentati le proposizioni e gli articoli che ci propone la fede.

  A010000603 

 Davide, parlando di essa, dice: Mentre voi dormite fra gli ovili, splendono d’argento le ali della colomba, le sue piume di riflessi d’oro (Sal 67,14).

  A010000603 

 Ecco perché l’anima rivolgendosi alla fede dice: Oh, se in questi tuoi riflessi inargentati! (sono gli articoli della fede menzionati sopra) – con i quali ricopri l’oro dei raggi divini, cioè gli occhi desiderati, di cui parla subito dopo – formassi all’improvviso quegli occhi tuoi desiderati!.

  A010000603 

 Ma quando la fede avrà termine, cioè quando sfocerà nella chiara visione di Dio, rimarrà la sostanza della fede spoglia del velo di quest’argento e avrà riflessi d’oro.

  A010000603 

 Questo è il motivo per cui nel presente verso tali verità sono chiamate riflessi inargentati.


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000425 

 Perciò questi riflessi di gloria che sono concessi all’anima sono stabili, perfetti e continui, dotati di ferma serenità in Dio, cosi come in seguito saranno anche nell’anima senza alcuna alterazione del più e del meno, né interpolazione di altri movimenti..

  A011000449 

 Poiché l’appetito spirituale è vuoto e libero da ogni creatura e da ogni affezione, perduta la sua tempra naturale e forgiato in modo divino, fatto ormai l’anima il vuoto in sé, ma non avendo ancora avuto la comunicazione del divino nell’unione con Dio, essa avverte la pena di questo vuoto e una sete maggiore della morte, soprattutto quando da alcuni spiragli o riflessi traspare qualche raggio divino senza che tuttavia esso le si comunichi.





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