Parola «Vento» [ Frequenza = 24 ]


02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html
  A002000138 

 Prima: si porta in alto il più possibile; seconda: non sopporta la compagnia nemmeno di quelli della sua specie; terza: tende il becco verso il vento; quarta: non ha un colore determinato; quinta: canta soavemente.


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000280 

 Somiglia a colui che, avendo fame, apre la bocca per saziarsi di vento, ma invece di saziarsi rimane con più voglia, perché il vento non è il suo cibo.

  A008000591 

 Cavalcava un cherubino e volava, si librava sulle ali del vento.

  A008000593 

 E le ali del vento significano le sottili e acute conoscenze, nonché le cognizioni degli spiriti, sopra tutte le quali si libra il suo essere, che nessuno può raggiungere con le proprie forze..

  A008000593 

 Le altre: cavalcava un cherubino e volava e si librava sulle ali del vento vogliono dire che egli trascende ogni intelletto; i cherubini, infatti, significano gli essere intelligenti o contemplanti.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000687 

 Per far comprendere la voce spirituale che faceva loro sentire interiormente, egli produsse all’esterno quel rumore di forte vento, tale da essere udito da tutti quelli che si trovavano in Gerusalemme.

  A010000693 

 Assieme al tatto anche l’udito riceve un senso d’intensa delizia al suono o sibilo del vento, molto più che il tatto dal tocco del vento.

  A010000693 

 Come il tocco del vento è percepito dal tatto e il sibilo dall’udito, così anche il tocco delle virtù dell’Amato si sente e si gode nel tatto dell’anima, cioè nella sua stessa sostanza; quanto alla conoscenza delle virtù di Dio, essa è percepita dall’udito dell’anima, cioè dall’intelletto.

  A010000693 

 Per meglio comprendere quanto detto, si ricordi che come nel vento si sentono due cose, cioè il tocco e il sibilo o suono, così anche in questa comunicazione dello Sposo si avvertono due cose, cioè una sensazione di piacere e la conoscenza delle delizie spirituali.

  A010000695 

 E lo chiama sibilo, soffio, perché come il soffio causato dal vento penetra acutamente nell’interno dell’orecchio, così questa sottilissima e delicata conoscenza penetra nell’intimo della sostanza con un diletto e una soavità straordinari, superiori a ogni altro piacere.

  A010000695 

 La Scrittura lo chiama mormorio di vento leggero (1Re 19,12) perché dalla sottile e delicata comunicazione dello spirito il suo intelletto ricevette tale conoscenza.

  A010000695 

 Poiché questo sibilo rappresenta detta conoscenza, ricevuta nella sostanza dell’anima, alcuni teologi pensano che il nostro padre Elia abbia visto Dio nel mormorio di vento leggero sentito all’imboccatura della grotta sul monte.

  A010000697 

 Da questo si può arguire che anche lui, come il nostro padre Elia, abbia visto Dio nel soffio del vento.

  A010000701 

 Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno, terrore mi prese e spavento e tutte le ossa mi fece tremare; un vento mi passò sulla faccia e il pelo si rizzò sulla mia carne… Stava lì ritto uno di cui non riconobbi l’aspetto, un fantasma stava davanti ai miei occhi… un sussurro… e una voce mi si fece sentire… ( Gb 4,12-16).

  A010000705 

 Subito dopo Elifaz continua dicendo: Un vento mi passò sulla faccia – cioè quand’esso trasportò il mio spirito fuori dei suoi limiti e vie naturali per collocarlo nel rapimento – il pelo si rizzò sulla mia carne.

  A010000715 

 In secondo luogo, tiene sempre rivolto il becco verso la direzione donde viene il vento.

  A010000937 

 Come il vento agita e fa svolazzare sul collo il capello, così il soffio dello Spirito Santo muove e solleva l’amore forte perché spicchi il volo verso Dio.

  A010001033 

 Borea è un vento molto freddo e secco, che fa appassire i fiori.

  A010001035 

 L’ austro è un altro vento, comunemente detto libeccio.

  A010001035 

 Quando questo vento divino investe l’anima, la penetra in modo tale da infiammarla tutta: l’accarezza, la ravviva, ne risveglia la volontà, conduce all’amore di Dio i suoi affetti, che erano affievoliti e sopiti.

  A010001035 

 Questo vento simboleggia per l’anima lo Spirito Santo, che, dice, suscita gli amori.

  A010001118 

 I venti rappresentano gli affetti della speranza, perché, come il vento, volano verso l’oggetto assente, che bramano e sperano.





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