Parola «Nube» [ Frequenza = 17 ]


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000479 

 Di essa la sacra Scrittura dice che erat nubes tenebrosa et illuminans noctem (Es 14,20), per significare che quella nube era tenebrosa e illuminava la notte..

  A008000479 

 Per questo motivo, la fede è raffigurata da quella nube che divideva i figli d’Israele dagli egiziani, al momento di entrare nel Mar Rosso.

  A008000481 

 Questo perché la fede, che è nube oscura per l’anima – che a sua volta è notte, perché in presenza della fede rimane priva e cieca della sua luce naturale –, con le sue tenebre rischiara e dà luce alle tenebre dell’anima.

  A008000481 

 Stupisce che quella nube, pur essendo tenebrosa, illuminasse la notte.

  A008000595 

 Salomone, allora, si espresse in questi termini: Il Signore ha deciso di abitare nella densa nube (1Re 8,12).

  A008000595 

 Tutte le volte che Dio si manifestava nella sua maestà, appariva in una nube, come vediamo nel libro di Giobbe (38,1 e 40,1), dove si legge che Dio gli parlò di mezzo al turbine.

  A008000595 

 Ugualmente in una nube, dove si nascondeva, Dio apparve a Mosè sul monte.

  A008000595 

 Una figura di questa verità la troviamo nella sacra Scrittura, ove si legge che, quando Salomone ebbe finito di edificare il tempio, Dio vi scese in una nube e lo riempì d’una oscurità tale che i figli d’Israele non potevano vedere nulla.

  A008000597 

 È, quindi, chiaro che l’anima, in questa vita, per arrivare a unirsi e intrattenersi immediatamente con Dio, deve necessariamente penetrare in questa tenebra, ove Dio aveva promesso a Salomone di abitare; deve avvicinarsi a quella nube oscura, ove Dio volle rivelare i suoi segreti a Giobbe, e prendere nelle mani le brocche vuote di Gedeone, per poter agire alla luce della fede oscura nell’unione d’amore con Dio.


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000431 

 Come accadde a Geremia, le sembra che Dio si sia avvolto in una nube che impedisce alla supplica di giungere fino a lui ( Lam 3,44).

  A009000565 

 Gli appetiti sensitivi e spirituali sono addormentati e mortificati, non possono gustare cose divine né umane; le affezioni dell’anima, oppresse e soffocate, non possono muoversi verso di esse né trovare appiglio in nulla; l’immaginazione è imbrigliata e incapace di formulare un ragionamento appropriato; la memoria è esaurita; l’intelletto, ottenebrato, non comprende nulla; anche la volontà è arida, oppressa; tutte le potenze sono nel vuoto assoluto e rese inutili; ma più di tutto grava sull’anima una spessa e pesante nube che la tiene nell’angoscia e lontana da Dio.

  A009000589 

 Ed essere al sicuro nella sua tenda, lontano dalla rissa delle lingue, per l’anima significa essere immersa in questa nube tenebrosa, che Davide chiama la tenda di Dio.

  A009000589 

 L’anima, dunque, sta ben nascosta e al riparo nelle nube tenebrosa che circonda Dio.

  A009000591 

 È la forza che questa nube oscura, dolorosa e tenebrosa di Dio trasmette immediatamente all’anima.

  A009000611 

 Per questo, volendo il libro di Giobbe esaltare l’azione di Dio, afferma: Conosci tu come la nube si libri in aria e i prodigi di colui che tutto sa? (Gb 37,16).


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000606 

 La cecità del senso razionale e superiore è, infatti, l’appetito che, come cataratta e nube, si frappone e si mette davanti all’occhio della ragione perché non veda le cose che le stanno innanzi.

  A011000608 

 Infatti, essendo questa cataratta e nube davanti all’occhio del giudizio, l’anima non vede che la cataratta, una volta di un colore, una volta di un altro, a seconda di come le si presenta, e pensa che la cataratta è Dio, perché, come dico, non vede nient’altro che la cataratta che è sul senso, dal quale Dio non può essere abbracciato.





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