08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html |
A008000915 |
Ma poiché tali conoscenze si presentano all’anima come ai sensi, ne deriva che, parlando in senso proprio e specifico, chiamiamo visione ciò che l’intelletto riceve come qualcosa che può vedere, perché può vedere le cose spiritualmente, come gli occhi del corpo vedono le cose corporee; ciò che percepisce come se l’imparasse o come se si trattasse di cose nuove, come avviene per l’udito quando sente cose mai prima udite, lo chiamiamo locuzione; e infine, ciò che riceve in modo simile agli altri sensi, come ad esempio, la percezione di un soave odore spirituale, di un gusto o di un piacere spirituale che l’anima può provare soprannaturalmente, lo chiamiamo sentimento spirituale. |
09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html |
A009000443 |
Difatti, come gli elementi per entrare a far parte di tutti i composti e gli esseri della natura devono essere privi di ogni colore, odore e sapore al fine di adattarsi a tutti i sapori, gli odori e i colori, così dev ’essere lo spirito. |
10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html |
A010000744 |
Mescolato a quel profumo troverà quello delicato del gelsomino, che diffonde il suo odore sotto il sibilo dei venti innamorati, di cui si diletta l’anima in questo stato. |
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A010000767 |
Ecco perché la sposa, nel Cantico dei Cantici, chiede allo Sposo questa attrazione divina: Trahe me; post te curremus in odorem unguentorum tuorum: Attirami a te! Dietro a te correremo all’odore dei tuoi profumi (Ct 1,3 Volg.). |