Parola «Faccia» [ Frequenza = 67 ]


02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html
  A002000093 

 come il malato, cacciato via il cattivo umore, immediatamente si sente bene in salute e ha voglia di mangiare, così tu riacquisterai la forza in Dio se ti libererai da quanto ho detto; in caso contrario, per quanto tu faccia, non ne trarrai profitto..

  A002000099 

 Conservi la serenità spirituale nell’attenzione amorosa a Dio e, quando è necessario parlare, lo faccia con la stessa serenità e la stessa pace..

  A002000110 

 Faccia in modo che le cose siano un nulla per lei, né lei alcunché per le cose; ma, dimentica di tutto, rimanga nel suo raccoglimento con lo Sposo..

  A002000165 

 Non si lamenti con nessuno, non chieda nulla e se dovesse chiedere qualcosa, lo faccia con poche parole..


03-Giovanni della Croce - Cautele.html
  A003000038 

 Se non custodisci te stesso, lo ripeto, comportandoti come se tu non fossi in convento, non potrai essere un buon religioso, per quanto tu faccia, né riuscirai a raggiungere il santo spogliamento e il raccoglimento, né evitare i possibili danni.

  A003000056 

 Non farle per il solo piacere o gusto che ti possono procurare: conviene che tu le faccia esattamente come quelle gradevoli; altrimenti ti sarà impossibile acquistare costanza e vincere la tua debolezza..


04-Giovanni della Croce - Quattro consigli a un religioso.html
  A004000006 

 Anche se il mondo sprofondasse, non vi faccia caso e non ci pensi, se vuole mantenere la quiete dell’anima; ricordi la moglie di Lot, che diventò duro sasso per essersi voltata alle grida disperate di coloro che stavano morendo (cfr. Gn 19,26).

  A004000016 

 Per osservare il quarto consiglio, che consiste nel conservare la solitudine, occorre ritenere tutte le cose di questo mondo come finite; quando, non potendone fare a meno, dovrà interessarsene, lo faccia come se non esistessero..

  A004000020 

 Con questo non voglio dire che non svolga più, con tutta la sollecitudine possibile e necessaria, l’ufficio che ha e qualsiasi altro che le viene chiesto per obbedienza, ma lo faccia in modo da non contrarre alcuna colpa, perché questa non è voluta né da Dio né dall’obbedienza.

  A004000020 

 Quindi, sia che mangi, che beva, che parli, che tratti con i laici, o qualunque altra cosa faccia, abbia sempre Dio nei suoi desideri e negli affetti del cuore.


05-Giovanni della Croce - Gradi di perfezione.html
  A005000007 

 Non trascuri l’esame di coscienza con la scusa delle occupazioni e faccia una penitenza per ogni mancanza a questo proposito..


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000242 

 Tale genere di sapienza insegna lo stesso Paolo quando scrive ai Corinzi: Si quis videtur inter vos sapiens esse in hoc saeculo, stultus fiat ut sit sapiens; sapientia enim huius mundi stultitia est apud Deum, cioè: Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio (1Cor 3,18-19).

  A008000244 

 In realtà non ha voluto seguire i dettami del Signore che c’insegna così: chi vuol essere il più grande si faccia il più piccolo e chi vuole essere piccolo sarà fatto grande (cfr. Lc 22,26).

  A008000296 

 Come i vapori oscurano l’aria e non lasciano filtrare il sole che splende; come lo specchio appannato non può riprodurre limpidamente il volto; o come l’acqua fangosa non lascia vedere la faccia che in essa si specchia, così l’anima prigioniera degli appetiti ha l’intelletto annebbiato: non lascia che il sole della ragione naturale né quello soprannaturale della Sapienza di Dio la investano e la illuminino completamente.

  A008000314 

 Geremia dice che se le operazioni dell’anima – corrispondenti ai nazarei o capelli – sono disordinate e rivolte a un fine opposto alla legge di Dio, cioè utilizzate nelle cose create, la faccia dell’anima, per così dire, diventa più nera del carbone..

  A008000469 

 Del suo aspetto passivo, cioè di quanto Dio faccia per introdurla in questa notte, senza il concorso dell’anima, tratterò a suo luogo, cioè nel libro terzo..

  A008000597 

 Ben presto, quando si romperanno le brocche di questa vita, unico impedimento alla luce della fede, essa lo potrà vedere faccia a faccia nella gloria..

  A008000661 

 Perché questa dottrina non resti nebulosa, converrà in questo capitolo indicare alla persona spirituale il momento adatto per abbandonare la meditazione discorsiva, portata avanti con l’uso delle suddette rappresentazioni, forme e figure, perché non lo faccia né prima né dopo rispetto alle esigenze dello spirito.

  A008000695 

 Per cui, se il raggio entrasse da una finestra e uscisse da un’altra senza imbattersi in nessun oggetto che faccia da schermo, non si vedrebbe nulla.

  A008000777 

 Poiché si tratta di fenomeni che passano attraverso i sensi e verso i quali è incline per natura, e dato che vi prova gusto ed è disposta a queste conoscenze di cose distinte e sensibili, basta che si accorga che il suo confessore o qualche altra persona le stima o vi annette un certo valore, perché faccia altrettanto; inoltre, senza che essa se ne accorga, prende sempre più gusto e si nutre sempre più di queste visioni e si sente sempre più incline e attaccata ad esse.

  A008000817 

 Può accadere che Dio le dica: “Sarai martire” e le faccia sentire una grande consolazione interiore e la fiducia che questo si avvererà.

  A008000865 

 Parlando contro colui che, spinto dalla curiosità e dall’ambizione del suo spirito, vuole conoscere gli avvenimenti per via soprannaturale, afferma: Quando un tale uomo verrà dal profeta a consultarmi per mezzo di lui, io, il Signore, gli risponderò da me stesso e volgerò la mia faccia adirata contro di lui… e contro il profeta che ha errato circa quello che è stato domandato.

  A008000987 

 Mi limiterò solo a dire che si faccia molta attenzione a rinunciare sempre a simili conoscenze, cercando di camminare verso Dio attraverso il non sapere.

  A008000999 

 Si faccia molta attenzione su questo punto.

  A008001049 

 Si faccia molta attenzione perché l’anima non prenda da sola nessuna iniziativa, né ammetta alcunché di ciò che quelle parole le comunicano, senza il parere e il ponderato consiglio di altri.

  A008001067 

 Difatti, come i sentimenti suddetti si producono passivamente nell’anima, senza che questa faccia qualcosa per riceverli, così pure le conoscenze che ne risultano vengono ricevute passivamente nell’intelletto, dai filosofi chiamato possibile, cioè indipendentemente dalla sua attività.

  A008001170 

 La persona spirituale, quindi, se non vuole cadere nel pericolo d’ingannarsi, eviti d’applicare il suo giudizio per sapere cosa possa essere ciò che prova o sente, quale sia la natura di tale o tal altra visione, conoscenza o sensazione; non desideri saperlo, non vi faccia caso, se non per parlarne al suo padre spirituale, che le insegnerà a liberare la memoria da tutte queste conoscenze.

  A008001210 

 Non è quindi necessario che la volontà faccia alcunché per accoglierle, perché, come dicevo, se l’anima vuole intervenire con le sue potenze, con la sua cooperazione limitata e naturale, ostacolerà l’azione soprannaturale che Dio in quel momento compie in lei per mezzo di quelle conoscenze, anziché trarre profitto da tale situazione.

  A008001246 

 Allo stesso modo le ali di ciascuna di queste passioni sono unite a quelle delle altre, così che, laddove una di esse di fatto volge la faccia, cioè la sua attività, in pratica anche le alte necessariamente la seguono; quando una di esse si spegne, si spengono anche le altre, e se si accende una, si accendono tutte.

  A008001246 

 Avevano quattro facce e le ali dell’uno erano unite a quelle dell’altro, ciascuno andava nella direzione della propria faccia e quando andavano avanti non si volgevano indietro.

  A008001318 

 Come dice Daniele (9,27), posa la coppa della sua abominazione nel luogo santo; a stento rimane qualcuno, forte o debole che sia, a cui non faccia bere vino di quel calice che è la gioia vana.

  A008001318 

 Dove non arriva il veleno di questo danno? E chi non beve, poco o molto, da questo calice dorato che porge la babilonia donna dell’Apocalisse (17,4), seduta sulla grande bestia dalle sette teste e dieci corna? Queste parole ci fanno capire che non c’è nobile o plebeo, santo o peccatore a cui ella non faccia bere il suo vino, assoggettando in qualcosa il suo cuore.

  A008001322 

 Si faccia, perciò, coraggio e prenda il rimedio che il poeta suggerisce a coloro che cominciano ad affezionarsi ai beni naturali: “Affrettatevi a porvi rimedio subito, agli inizi, quando i mali hanno avuto poco tempo per crescere nel cuore, altrimenti il rimedio e la medicina arriveranno tardi”.

  A008001396 

 Benché fossero pagani e le guardassero dal punto di vista materiale e dei beni temporali e corporali che naturalmente ne vedevano derivare, non solo per loro mezzo acquistarono i beni e la fama passeggera alla quale aspiravano, ma qualcosa di più: Dio, che ama tutto ciò che è buono anche nel barbaro e nel pagano e non impedisce che si faccia alcuna cosa buona (Sap 7,22 Volg.), prolungò loro la vita, concesse onori, potere e pace, come appunto fece con i romani che seguivano leggi giuste: assoggettò a loro quasi tutto il mondo, ricompensando così su questa terra, per i loro buoni costumi, quelli che erano incapaci, mancando loro la fede, di premio eterno.

  A008001520 

 Per questo, chi fa un pellegrinaggio, è bene che lo faccia quando non c’è altra gente, anche in tempi straordinari.

  A008001536 

 Si compiacciono di disporle con ordine e gusto, perché l’oratorio sia ben decorato e faccia bella figura.

  A008001592 

 Se Dio non esaudisce quando lo si prega in tutta semplicità, non si pensi che lo faccia davanti a tutte le nostre invenzioni! Dio, infatti, è tale che chi lo prende con le buone e alla sua maniera, ottiene da lui tutto ciò che vuole, ma se uno va a lui per interesse, allora è meglio che non gli parli nemmeno..

  A008001604 

 Intervennero per impedirglielo, ma il Signore li rimproverò dicendo: Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me (Mc 9,38).


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000130 

 Difatti, anche in questo modo, essi potranno comprendere lo stato di vita in cui giacciono, per poi sentirsi spinti a desiderare che Dio li faccia entrare in questa notte, dove l’anima si fortifica attraverso l’esercizio delle virtù e gusta le inestimabili delizie dell’amore di Dio.

  A009000160 

 È necessario, però, che l’anima, da parte sua, faccia quanto le è possibile per perfezionarsi, al fine di meritare che il Signore la sottoponga a quella purificazione che la guarisce da tutte le imperfezioni da cui non era riuscita a liberarsi da sola.

  A009000256 

 Egli non mancherà di dare loro l’aiuto necessario per il cammino, fino a elevarli alla pura e chiara luce dell’amore, che comunicherà loro nella notte oscura dello spirito, se meriteranno che Dio ve li faccia entrare..

  A009000280 

 Non quando godeva le delizie e la gloria che era solito avere da Dio, di cui lo stesso Giobbe ci parla (Gb 1,1-8), ma quando fu posto tutto nudo sul letamaio, abbandonato e persino tormentato dai suoi amici, colmo di angoscia e di amarezza, ricoperto di vermi, sulla nuda terra (Gb 29-30), solo allora colui che solleva l’indigente dalla polvere ( Sal 112,7), il Dio altissimo, si degnò di scendere e parlare con lui faccia a faccia, mostrandogli le profondità incommensurabili della sua sapienza, come non aveva mai fatto nel tempo della sua prosperità (Gb 38-42)..

  A009000385 

 Qui Dio istruisce segretamente l’anima e le insegna a perfezionarsi nell’amore, senza che essa faccia nulla o sappia come avvenga.

  A009000415 

 La mia faccia è rossa per il pianto e sulle mie palpebre c’è una fitta oscurità (Gb 16, 12-16)..

  A009000445 

 Perciò è opportuno, anzi necessario, che la notte oscura della contemplazione prima distrugga e faccia sparire le imperfezioni dell’anima, perché possa raggiungere tali altezze, e poi la introduca nelle tenebre, nell’aridità, nelle angustie e nel vuoto.

  A009000629 

 Arrivata al secondo grado, l’anima cerca sollecitamente l’Amato in tutte le cose; in ogni suo pensiero si rivolge all’Amato; nelle sue parole, in tutte le circostanze che si presentano, parla e si occupa sempre dell’Amato; sia che mangi, dorma o vegli, sia che faccia qualsiasi altra cosa, tutta la sua attenzione è rivolta all’Amato, come ho già detto parlando delle ansie d’amore.


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000390 

 Occorre osservare che l’anima, nel verso riportato, non fa che presentare i suoi bisogni e la sua sofferenza all’Amato, perché chi ama con discrezione non si preoccupa di chiedere ciò che gli manca oppure desidera, ma espone semplicemente i suoi bisogni affinché l’Amato faccia ciò che vuole.

  A010000436 

 Si deve rilevare che volutamente dice: dalla mano dell’Amato, perché, sebbene Dio faccia molte altre cose per mano altrui, per esempio servendosi degli angeli e degli uomini, tuttavia la creazione l’ha fatta e la fa per mano propria.

  A010000507 

 E il profeta Giobbe diceva: Quis mihi det… ut qui coepit, ipse me conterai?, che significa: Oh, avvenisse… che colui che ha cominciato mi finisca, lasci libera la sua mano e mi faccia morire! (Gb 6,8.9 Volg.)..

  A010000576 

 Non vi è nessuno, infatti, all’infuori di lui, in grado di farlo, e allora faccia in modo che gli occhi dell’anima possano vederlo, perché solo lui è la luce a cui essi guardano e non vuole fissarli su nient’altro che non sia lui.

  A010000582 

 Cioè fa’ che ti possa vedere faccia a faccia (1Cor 13,12), con gli occhi della mia anima, perché ne sei la luce..

  A010000639 

 L’anima si sarebbe separata molto volentieri dal corpo in quel volo spirituale, pensando ormai che la sua vita stesse finendo, e così avrebbe potuto godere per sempre del suo Sposo in una contemplazione faccia a faccia.

  A010000701 

 Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno, terrore mi prese e spavento e tutte le ossa mi fece tremare; un vento mi passò sulla faccia e il pelo si rizzò sulla mia carne… Stava lì ritto uno di cui non riconobbi l’aspetto, un fantasma stava davanti ai miei occhi… un sussurro… e una voce mi si fece sentire… ( Gb 4,12-16).

  A010000705 

 Subito dopo Elifaz continua dicendo: Un vento mi passò sulla faccia – cioè quand’esso trasportò il mio spirito fuori dei suoi limiti e vie naturali per collocarlo nel rapimento – il pelo si rizzò sulla mia carne.

  A010001041 

 Ivi si legge che gli ebrei non potevano guardare il volto di Mosè per la gloria e l’onore che irradiava dopo aver parlato faccia a faccia con Dio..


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000023 

 E non c’è da meravigliarsi che Dio faccia grazie così sublimi e insolite alle anime a cui vuole concedere i suoi doni; poiché, se consideriamo ciò che Dio è in sé, e che le concede in quanto Dio con infinito amore e bontà, non ci sembrerà irragionevole.

  A011000342 

 E così, l’anima, che prima di giungere a questo stato, se ne stava come Mardocheo alle porte del palazzo, piangendo nelle piazze di Susa per il pericolo in cui si trovava la sua vita, vestito di cilicio, rifiutando la veste offertagli dalla regina Ester, senza ricevere premio alcuno per i servigi resi al re e per la fede mostrata nel difendere l’onore e la vita di lui, in un solo giorno, come lo stesso Mardocheo, vede ripagati tutti i suoi travagli e i suoi servigi, poiché non solo è fatta entrare nel palazzo e ammessa dinanzi al re vestita con abiti regali, bensì le viene offerta anche la corona, lo scettro e il trono insieme all’anello del re, affinché faccia tutto ciò che desidera, e ciò che non desidera non faccia, nel regno del suo Sposo (Est 4 - 8)..

  A011000483 

 E poiché, per natura, tutte le operazioni che può da sé compiere l’anima avvengono attraverso i sensi, ne consegue che in questo stato Dio è l’agente e l’anima la paziente; infatti essa si comporta solamente come colei che riceve e in cui viene fatto qualcosa, e Dio come colui che dà e che agisce in lei, comunicandole i beni spirituali nella contemplazione, la quale è notizia e amore divino al tempo stesso, ossia notizia amorosa, senza che lei faccia uso dei suoi atti e ragionamenti naturali, poiché ora non può più occuparsene come prima..

  A011000509 

 Pur essendo un danno più grave di quello che si possa descrivere, è così comune e frequente che molto difficilmente si troverà un maestro spirituale che non lo faccia con quelle anime che Dio comincia ad accogliere nello stato di contemplazione.

  A011000519 

 In questo modo abbandonando l’anima tutte le cose, giungendo a essere libera e sciolta nei loro confronti, che è, come abbiamo detto, ciò che può fare per proprio conto, è impossibile che Dio non faccia ciò che dipende da Lui, comunicandosi a lei almeno segretamente..

  A011000576 

 E il demonio fa tanto conto di ciò, che bisogna notare come un piccolo danno di questo tipo è maggiore di molti altri fatti a numerose anime, perché, come abbiamo detto, poche sono quelle anime, che vanno per questo sentiero, alle quali egli non procuri gravi danni e non faccia subire gravi perdite..





Copyright © 2014 Salesiani Don Bosco - INE