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E se Dio è solito fare ciò con qualche anima, come è vero, bisogna credere che questa di cui parliamo non mancherà di ricevere tali grazie divine, poiché ciò che si compie in essa per l’azione dello Spirito Santo è molto più di ciò che accade nella comunicazione e trasformazione d’amore: questa, infatti, è come brace accesa, mentre l’altra, come già abbiamo detto, è brace nel momento in cui il fuoco s’accende, che non solo è accesa, bensì getta fiamma viva..
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Questo è vero soprattutto nelle operazioni e negli atti naturali dell’anima, nei quali la volontà non ama se non ciò che l’intelletto intende in modo chiaro; però nella contemplazione di cui parliamo, durante la quale Dio infonde qualcosa di sé nell’anima, non è necessario che vi sia nessuna notizia chiara e distinta, né che l’anima compia alcun atto con l’intelletto, poiché Dio in un solo atto le sta comunicando insieme luce e calore, ossia la notizia soprannaturale amorosa, che possiamo dire sia come luce calda che riscalda, perché al tempo stesso innamora.
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