Parola «Carne» [ Frequenza = 79 ]


02-Giovanni della Croce - Detti di luce e amore.html
  A002000058 

 Bada che la tua carne è debole e nessuna cosa al mondo può dare forza e consolazione al tuo spirito, perché ciò che viene dal mondo è mondo e ciò che nasce dalla carne è carne.

  A002000058 

 Lo spirito buono nasce solo dallo spirito di Dio, che non si comunica né per mezzo del mondo né per mezzo della carne (cfr. Gv 3,6)..


03-Giovanni della Croce - Cautele.html
  A003000020 

 L’anima che intende pervenire in breve tempo al santo raccoglimento, al silenzio interiore, alla nudità e alla povertà di spirito, dove si gode il dolce refrigerio dello Spirito Santo e si raggiunge l’unione con Dio, quest’anima che vuole liberarsi dagli impedimenti di ogni creatura di questo mondo, difendersi dalle astuzie e dagli inganni del demonio, nonché liberarsi da se stessa, deve praticare i seguenti consigli, considerando che tutti i danni che essa riceve derivano dai nemici già detti, cioè dal mondo, dal demonio e dalla carne..

  A003000022 

 Il mondo è il nemico meno pericoloso; il demonio è più difficile da scoprire; mentre la carne è la più dura di tutti e i suoi assalti accompagnano l’uomo fino alla vecchiaia..

  A003000030 

 La prima cautela consiste nel nutrire uguale amore e uguale dimenticanza per tutte le persone, siano esse parenti o no, distaccando il cuore da tutti loro; anzi, in qualche modo più dai parenti, per timore che la carne e il sangue non si ravvivino per l’amore naturale che vige sempre tra parenti e che conviene mortificare in vista della perfezione spirituale.


08.3-Giovanni della Croce - La Salita del Monte Carmelo.html
  A008000201 

 Tale notte consiste nella spoliazione e purificazione da tutti gli appetiti dei sensi, per ciò che concerne le realtà concrete del mondo, quelle che recano piacere alla sua carne e sono gradite alla sua volontà.

  A008000201 

 Tutto questo è stato per l’anima una sorte fortunata: uscire senza esser notata, cioè senza che alcuna passione della sua carne o di altro genere glielo abbia impedito.

  A008000256 

 Ciò è quanto c’insegna lo stesso libro della sacra Scrittura, ove si dice che gli ebrei, non contenti di quel cibo così semplice, desiderarono e chiesero la carne (Es 16,8-13).

  A008000393 

 Ciò nonostante, per offrire più ampie spiegazioni, proporrò un’altra sorta di esercizi che insegnano a mortificare la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, cose che secondo san Giovanni, regnano nel mondo (1Gv 2,16) e dalle quali derivano tutti gli altri appetiti..

  A008000395 

 Anzitutto, l’anima cerchi di lavorare al disprezzo di sé e di desiderare che lo facciano anche gli altri; questa pratica va contro la concupiscenza della carne.

  A008000513 

 È come se volesse dire: ha dato potere di diventare figli di Dio, cioè di trasformarsi in lui, solo a coloro che non sono nati dal sangue, cioè dall’unione e composizione di elementi naturali, e neppure dalla volontà della carne, cioè dall’arbitrio dell’abilità e della capacità naturale, né tanto meno dalla volontà dell’uomo.

  A008000613 

 Anche per mezzo del gusto si possono sperimentare sapori molto squisiti, e ugualmente provare grande piacere per il tatto, tanto che a volte sembra che la carne e le ossa godano e fremano immersi nel piacere.

  A008000761 

 Dice un adagio spirituale: Gustato spiritu, desipit omnis caro, che significa: Una volta gustate le dolcezze dello spirito, l’anima trova insipido tutto ciò che viene dalla carne: cioè tutte le vie della carne, che rappresentano ogni tipo di relazione dei sensi con lo spirito, non giovano e non procurano soddisfazione alcuna.

  A008000831 

 Egli sta in cielo e parla in termini di eternità; noi, invece, ciechi, siamo su questa terra e comprendiamo solo le vie della carne e del tempo.

  A008000851 

 Sappiamo, inoltre, che Dio rispose ai figli d’Israele dando loro la carne che chiedevano, ma se ne irritò molto.

  A008001314 

 Non nego, tuttavia, che ci possano essere molte virtù insieme a tante imperfezioni; ma se queste gioie per i beni naturali non vengono soffocate, non può esserci spirito interiore puro e gustoso, perché regna la carne, che milita contro lo spirito (Gal 5,17); e sebbene lo spirito non si renda conto del danno, quanto meno sarà soggetto a una segreta dissipazione..

  A008001386 

 Difatti il Signore ha detto: Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è spirito (Gv 3,6).


09-Giovanni della Croce - Notte oscura.html
  A009000126 

 In tutto ciò riconosce la felice sorte, che le è toccata, di arrivare a Dio attraverso questa notte con così grande fortuna, che nessuno dei tre nemici, cioè il mondo, il demonio e la carne, che ostacolano sempre il cammino, ha potuto impedirle di avanzare.

  A009000176 

 Per questo il Signore nel vangelo afferma che quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è spirito ( Gv 3,6), cioè l’amore che nasce dalla sensualità termina nella sensualità, mentre quello che è dallo spirito termine nello spirito di Dio e lo fa crescere in noi.

  A009000238 

 Così, quando lo spirito gode, la carne è scontenta e non ha voglia di agire.

  A009000316 

 In questo stato si libera straordinariamente dalle mani dei suoi tre nemici, che sono il mondo, il demonio e la carne; infatti, scomparendo il sapore e il gusto sensibile per le cose, né il demonio né il mondo né la sensualità hanno armi o forze contro lo spirito..

  A009000409 

 In questo modo sembra che si verifichi l’affermazione di Ezechiele: Ammassa la legna, fa’ divampare il fuoco, fa’ consumare la carne, riducila in poltiglia e le ossa siano riarse ( Ez 24,10).

  A009000417 

 Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle, ha rotto le mie ossa.

  A009000445 

 I figli d’Israele, soltanto perché avevano conservato un unico affetto e ricordo della carne e del cibo d’Egitto ( Es 16,3), non potevano gustare il delicato pane degli angeli nel deserto, che era la manna e che, come dice la sacra Scrittura, si adattava al gusto di chi lo inghiottiva e si trasformava in ciò che ognuno desiderava ( Sap 16,21).

  A009000497 

 Ciò è quanto Davide esprime molto bene, quando dice: Di te ha sete l’anima mia, in molti modi a te anela mia carne ( Sal 62,2), cioè con i suoi desideri.

  A009000589 

 Poiché l’anima tiene sotto controllo tutti i suoi appetiti, i suoi affetti e le sue potenze nelle tenebre, è libera da tutte le imperfezioni opposte al suo spirito, come pure dalla sua carne e da ogni cosa creata.

  A009000633 

 Qui lo spirito ha tanta forza da tenere assoggettata la carne, e ne fa conto quanto l’albero d’una sua foglia.

  A009000657 

 Così essa esce travestita con quel costume che rappresenta al meglio gli affetti del suo cuore e la protegge con maggior sicurezza dai suoi avversari e nemici, cioè il demonio, il mondo e la carne.

  A009000671 

 Non solo, ma si difende e si mette al riparo dalla carne, suo terzo nemico (perché dove c’è vero amore di Dio non c’è amore di sé né interesse personale), ma rafforza anche le altre virtù.

  A009000691 

 Ha coscienza della sua forza e della sua pace, anche se molto spesso sente la sua carne e le sue ossa tormentate dall’esterno..


10-Giovanni della Croce - Cantico spirituale.html
  A010000339 

 Si lamenta soprattutto perché, avendola ferita con il suo amore, a motivo del quale ella ha lasciato tutte le cose create e se stessa, deve poi patire l’assenza del suo Amato, che ancora non la libera dalla carne mortale onde permetterle di goderlo nella gloria eterna.

  A010000403 

 A tale scopo, non ammetterà alcun piacere o comodità, né basteranno a fermarla o ad ostacolarle il cammino tutte le forze e le insidie dei tre nemici dell’anima: il mondo, il demonio e la carne.

  A010000409 

 È come se dicesse: non riporrò il mio cuore nelle ricchezze e nei beni offerti dal mondo, né accoglierò le consolazioni e i piaceri della mia carne, né indugerò nei gusti e nei conforti del mio spirito, per non essere trattenuta nella ricerca dei miei amori per i monti delle virtù e delle fatiche.

  A010000411 

 In questi versi l’anima cita i suoi tre nemici – il mondo, il demonio e la carne – che le fanno guerra e rendono difficile il cammino spirituale.

  A010000411 

 Per fiere intende il mondo, per forti il demonio e per frontiere la carne..

  A010000417 

 Chiama forti il secondo nemico, i demoni, perché essi cercano con grande forza di sbarrare il passo di questo cammino e anche perché le loro tentazioni e astuzie sono più forti e dure da superare e più difficili da riconoscere rispetto a quelle del mondo e della carne.

  A010000417 

 Inoltre i demoni si rafforzano con gli altri due nemici, il mondo e la carne, per muovere un’aspra guerra all’anima.

  A010000417 

 Per questo san Paolo, volendo mettere in guardia i fedeli, usa queste espressioni: Induite vos armaturam Dei, ut possitis stare adversus insidias diaboli, quoniam non est vobis colluctatio adversus carnem et sanguinem: Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo; la nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne (Ef 6,11-12).

  A010000419 

 Come dice san Paolo: Caro enim concupiscit adversus spiritum: La carne ha desideri contrari allo Spirito (Gal 5,17), e si pone quasi sul confine ostacolando il cammino spirituale.

  A010000419 

 L’anima aggiunge che passerà oltre le frontiere, con le quali – ripeto – indica le ripugnanze e le ribellioni che la carne solleva naturalmente contro lo spirito.

  A010000419 

 Tutto questo ci fa ben comprendere san Paolo quando afferma: Si spiritu facta carnis mortificaveritis, vivetis: Se con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere della carne, vivrete (Rm 8,13).

  A010000463 

 Così, in questa glorificazione dell’incarnazione di suo Figlio e della sua risurrezione secondo la carne, il Padre non solo abbellì in parte le sue creature, ma potremmo dire che le rivestì completamente di bellezza e di dignità..

  A010000534 

 Il senso della strofa è dunque il seguente: vita dell’anima mia, come puoi perseverare in questa vita di carne, che per te è morte e privazione della vita spirituale in Dio, nel quale per essenza, amore e desiderio tu vivi veramente, più che nel corpo? Anche se questo non fosse motivo perché tu esca da questo corpo di morte (Rm 7,24) per vivere e godere la vita del tuo Dio, come puoi permanere in questo corpo? Bastano infatti a porre fine alla tua vita le ferite d’amore ricevute attraverso le grandezze a te comunicate da parte dell’Amato oppure quelle dell’amore veemente che di lui senti e percepisci, e che sono tocchi e ferite d’amore capaci di uccidere.

  A010000627 

 La sposa si esprime così perché la sua anima sembra staccarsi dalla carne, come essa desiderava.

  A010000627 

 Ora lo prega di distogliere gli occhi, cioè di smettere di comunicare quei raggi divini nella carne, nella quale non li può sopportare né godere come vorrebbe; gli chiede, invece, di mostrarglieli quando con il suo volo andrà fuori della carne.

  A010000631 

 Di conseguenza la carne deve soffrire, quindi l’anima deve soffrire nel suo corpo, a causa della loro unione nello stesso individuo.

  A010000631 

 E in verità così pare all’anima in questo stato, perché si sente come staccare dalla carne e abbandonare il corpo.

  A010000631 

 Il motivo di tutto ciò sta nel fatto che simili grazie non possono essere sopportate a lungo nella carne, perché lo spirito viene elevato per unirsi con lo Spirito divino che si dà all’anima e quindi necessariamente deve in qualche modo abbandonare la carne.

  A010000633 

 L’anima, però, non chiede di ricevere questi favori fintanto che abita nella carne, dove non è possibile goderne se non imperfettamente e con sofferenza, ma chiede di riceverli laddove il suo spirito, avendo spiccato il volo fuori del corpo, potrà goderne liberamente.

  A010000635 

 Sembra dire: a volo fuggo dalla carne, affinché me li comunichi fuori di essa, essendo i tuoi occhi la causa che mi fa volare fuori del corpo.

  A010000701 

 Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno, terrore mi prese e spavento e tutte le ossa mi fece tremare; un vento mi passò sulla faccia e il pelo si rizzò sulla mia carne… Stava lì ritto uno di cui non riconobbi l’aspetto, un fantasma stava davanti ai miei occhi… un sussurro… e una voce mi si fece sentire… ( Gb 4,12-16).

  A010000705 

 Subito dopo Elifaz continua dicendo: Un vento mi passò sulla faccia – cioè quand’esso trasportò il mio spirito fuori dei suoi limiti e vie naturali per collocarlo nel rapimento – il pelo si rizzò sulla mia carne.

  A010000742 

 E nessuno la disprezzerebbe, cioè né il mondo né la carne né il demonio oserebbero attaccarla.

  A010000748 

 Sono queste le tre proprietà contro cui il mondo, il demonio e la carne non possono combattere.

  A010001062 

 Come in virtù del matrimonio sulla terra i due sposi formano una sola carne, come dice la sacra Scrittura (Gn 2,24), così, quando si consuma questo matrimonio spirituale tra Dio e l’anima, vi sono due nature nell’unico spirito e amore di Dio.

  A010001070 

 Dicendo: allattato al seno di mia madre, vuol significare: inaridisci ed estingui in me gli appetiti e le passioni, cioè i seni e il latte della madre Eva nella nostra carne, che sono di ostacolo al matrimonio.

  A010001070 

 Raggiunto questo stato, né il demonio né la carne né il mondo né le passioni la disturbano.

  A010001118 

 Talvolta essi provengono da Dio, nel momento in cui vuole concedere loro alcuni favori, come ho detto sopra: di solito lo spirito è in preda al timore e alla paura, mentre la carne e i sensi sono turbati, perché la loro natura non è ancora fortificata, perfezionata né tanto meno abituata a simili grazie.

  A010001353 

 Ciò è quanto ci fa capire Davide con queste parole: Cor meum et caro mea exultaverunt in Deum vivum: Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente (Sal 83,3)..


11-Giovanni della Croce - Fiamma viva d'amore - B.html
  A011000100 

 Per questo chiamala fiamma viva; non perché non sia sempre viva, bensì perché produce tal effetto, ossia in quanto permette all’anima di vivere in Dio spiritualmente e provare la vita di Dio nel modo in cui dice David: Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivo ( Sal 83,3).

  A011000151 

 Fece invecchiare la mia pelle e la mia carne e spezzò le mie ossa; ha fatto una siepe intorno a me, circondandomi di amarezze e di fatiche; mi pose nell’oscurità, come i morti da secoli; costruì mura intorno a me affinché io non uscissi, ha reso pesanti le mie catene.

  A011000175 

 Questa gloria è tale che, se Dio non avesse protetta qui anche la carne, riparando la natura con la sua destra, come fece con Mosè nella cavità della pietra affinché potesse vedere la sua gloria senza morire ( Es 33,22), a ogni vampata divina la natura si corromperebbe e morirebbe, non avendo la parte inferiore capacità per sopportare tanto e così sublime fuoco di gloria..

  A011000194 

 E lo chiama velo per tre motivi: primo per il legame che vi è fra lo spirito e la carne, secondo per la divisione esistente fra Dio e l’anima, terzo perché come il velo non è tanto opaco e spesso da non permettere alla luce di trasparire attraverso, così nello stato presente questo legame sembra un velo tanto delicato, essendo a tal punto spiritualizzato, illuminato e sottile da permettere di intravedere la luce della divinità.

  A011000207 

 E questi, che hanno come fine di purificarla e liberarla dalla carne, sono veramente incontri durante i quali Dio penetra la sostanza dell’anima e la divinizza, assorbendola al di sopra di tutto l’essere nel suo stesso essere..

  A011000207 

 La ragione va ricercata nel fatto che, come già detto, provando l’anima in Dio un infinito desiderio che la vita finisca e siccome ciò non può accadere non essendo ancora giunto il tempo della sua perfezione, essa vede che, per consumarla e liberarla dalla carne, Dio la investe in maniera divina e gloriosa con tali incontri.

  A011000213 

 Infatti, il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivo ( Sal 83,3), le due parti all’unisono, e ciò che tu vuoi che io chieda, io chiedo, e ciò che non vuoi, non voglio; né posso né mi passa per la mente di chiedertelo.

  A011000274 

 Ciò accade nel seguente modo: trovandosi queste anime ormai purificate e raccolte in Dio, ciò che per la loro corruttibile carne è causa di dolore e tormento, nello spirito forte e sano gli è dolce e gustoso, cosicché è cosa meravigliosa sentire crescere il dolore nel sapore..

  A011000275 

 Perché, appena la carne tiene frenato lo spirito, ossia quando i beni spirituali si comunicano anche a essa, questa tira le redini e mette il freno in bocca al veloce cavallo dello spirito, smorzandone il gran brio, poiché se lo spirito usa la sua forza le redini sono destinate a rompersi.

  A011000349 

 Sino a quando non si fa ciò, non si può giungere alla perfezione di questa vita spirituale d’unione con Dio, così come afferma l’Apostolo quando dice: Se vivrete secondo la carne, morirete, ma se con lo spirito mortificherete le opere della carne, vivrete ( Rm 8,13)..

  A011000501 

 Cosicché, tutto quello che non fa parte di questa solitudine diventa per lei insipido, poiché, come dicono, una volta gustato lo spirito, la carne risulta insipida..

  A011000702 

 Ma vi è un dubbio: come può l’anima sopportare una comunicazione così forte nella debolezza della carne, che in effetti non ha la capacità e la forza per sopportare tanto senza venire meno? Effettivamente la regina Ester, solamente per avere visto il re Assuero nel suo trono, con vesti reali e risplendente di oro e di pietre preziose, temette tanto vedendolo così terribile che venne meno.





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